Con l’arrivo dell’autunno, le istituzioni sanitarie e i medici di famiglia si stanno preparando alla campagna vaccinale contro l’influenza stagionale, che si preannuncia “intensa”, secondo gli esperti. Non solo il Covid resta al centro dell’attenzione, ma in Italia si stanno già rilevando i primi casi di infezione influenzale legati alla cosiddetta “variante australiana”. Questo ceppo ha già causato numerosi ricoveri e ha preoccupato l’emisfero australe durante l’inverno.
Cos’è l’influenza australiana?
L’influenza australiana è causata dal virus H3N2, un ceppo particolarmente aggressivo dell’influenza stagionale. Questo virus ha colpito duramente l’Australia, provocando il maggior numero di ospedalizzazioni degli ultimi dieci anni. In molti casi, i pazienti sono finiti in terapia intensiva, rendendo questa variante del virus un serio motivo di allerta per il nostro emisfero con l’arrivo dell’inverno.
È già arrivata in Italia?
Al momento, in Italia è stato rilevato un primo caso di influenza stagionale a Novara, in un uomo di 42 anni. Tuttavia, si è trattato del virus H1N1pdm, noto come influenza suina, e non del più temuto H3N2 responsabile dell’epidemia in Australia. Il virus identificato nel nostro Paese appare meno aggressivo rispetto alla variante australiana, ma resta alta la vigilanza su eventuali sviluppi futuri che potrebbero portare l’H3N2 sul nostro territorio.
I sintomi dell’influenza australiana
Anche se più virulenta, l’influenza australiana presenta sintomi comuni a tutte le forme influenzali. Tra i segnali principali troviamo:
- Febbre alta (oltre i 38°C)
- Dolori muscolari e articolari
- Stanchezza e sonnolenza
- Congestione nasale, naso che cola, tosse e mal di gola
- In alcuni casi, disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e mal di stomaco.
Per distinguere l’influenza da un semplice raffreddore, i medici indicano che devono essere presenti febbre, dolori generalizzati e almeno un sintomo respiratorio.
Quanto dura l’influenza?
La durata media dell’influenza stagionale, senza complicazioni, è tra i 5 e i 7 giorni. Tuttavia, il decorso può variare a seconda dell’età e delle condizioni fisiche. Nei bambini e negli anziani, l’influenza tende a durare più a lungo e i sintomi possono essere più intensi, aumentando il rischio di complicazioni.
Come difendersi?
In attesa che l’influenza australiana si diffonda o meno in Italia, i medici consigliano di seguire le consuete pratiche preventive: vaccinarsi contro l’influenza stagionale, mantenere buone pratiche igieniche come lavarsi spesso le mani e, in caso di malattia, rimanere a casa per evitare la diffusione del virus.
L’arrivo dell’influenza australiana non va sottovalutato, soprattutto per le categorie più fragili della popolazione. Il sistema sanitario italiano è pronto a fronteggiare l’emergenza, ma è importante che anche i cittadini si preparino con consapevolezza per affrontare al meglio questa nuova sfida invernale.