Le truffe si evolvono continuamente e ora, dopo aver colpito Francia e Spagna, un nuovo raggiro potrebbe presto arrivare anche in Italia: la “truffa dei 5 euro” ai distributori di benzina. Questo schema ingannevole sfrutta la buona fede degli automobilisti nei self-service aperti 24 ore su 24, soprattutto di notte.
Scopri come funziona, perché potrebbe diffondersi rapidamente e cosa fare per non cadere nella trappola
Come funziona la truffa dei benzinai?
Questa truffa si verifica soprattutto nei distributori self-service non presidiati, quando gli automobilisti sono più vulnerabili. Ecco il meccanismo:
- Il truffatore si avvicina alla vittima con la scusa di avere problemi con la carta di pagamento.
- Chiede un “favore”, proponendo di pagare il carburante con la carta dell’automobilista in cambio di 5 euro in contanti.
- Inizia il rifornimento, ma invece di fermarsi a 5 euro, riempie completamente il serbatoio, lasciando la vittima a coprire il costo extra.
- Se la vittima si oppone, possono scattare minacce o intimidazioni.
Questo raggiro sfrutta la disponibilità ad aiutare il prossimo e la somma apparentemente bassa di 5 euro, inducendo le persone a pensare che non ci sia alcun rischio.
Dove è iniziata la truffa e perché potrebbe arrivare in Italia?
La truffa è stata segnalata prima in Francia e poi si è diffusa in Spagna e Portogallo.
Media locali hanno lanciato l’allarme, avvisando i cittadini di fare attenzione ai distributori di benzina self-service.
La sua semplicità ed efficacia la rendono facilmente replicabile anche in Italia.
Come difendersi dalla truffa dei 5 euro?
Per evitare di cadere nella trappola, segui queste semplici regole di sicurezza:
- Non accettare richieste sospette: se qualcuno ti chiede di pagare per lui con la tua carta, rifiuta cortesemente.
- Preferisci distributori presidiati: evita i self-service notturni senza personale.
- Attenzione a chi si aggira nei pressi delle pompe: se noti movimenti sospetti, scegli un altro distributore.
- Segnala alle autorità: se assisti a situazioni simili, chiama le forze dell’ordine.