Una nuova generazione di autovelox sta per invadere le strade francesi, mettendo in difficoltà chi sgarra sui limiti di velocità. Si mimetizzano perfettamente nell’arredo urbano e sono dotati di Intelligenza Artificiale. Il loro nome ufficiale è “Équipement de Terrain Urbain” (ETU), ma la loro caratteristica principale è una sola: sono praticamente invisibili.
Autovelox fantasma: discreti ma spietati
Dimenticate i radar ben visibili segnalati dai navigatori come Waze o Google Maps. Questi nuovi autovelox si nascondono su elementi già presenti nel paesaggio urbano:
- Lampioni
- Semafori
- Segnali stradali
Così ben mimetizzati da risultare impossibili da individuare per chi non presta attenzione all’ambiente circostante.
Cosa Controllano? Non Solo la Velocità!
Già dal 2024, la Francia ha installato 200 nuovi dispositivi in diverse città. Ma non si limiteranno a rilevare gli eccessi di velocità:
- Semafori rossi
- Uso del cellulare alla guida
- Mancato utilizzo della cintura di sicurezza
E non è tutto: alcuni di questi dispositivi saranno attivi solo a intermittenza, con lo scopo di seminare il dubbio tra gli automobilisti e spingerli a rispettare le regole.
Sicurezza o strategia per fare cassa?
L’obiettivo dichiarato dalle autorità francesi è ridurre il numero di incidenti stradali, specialmente quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti. Ma il fatto che gli ETU saranno posizionati in maniera casuale ha già sollevato polemiche: si tratta davvero di un deterrente per la sicurezza o di una macchina per generare multe?
Autovelox invisibili in arrivo in Italia?
Per ora in Italia non esistono dispositivi simili, ma il dibattito è aperto. Le normative sulle omologazioni sono ancora poco chiare, e resta da vedere se questo sistema verrà adottato nel nostro Paese.
Una cosa è certa: se gli ETU dovessero arrivare anche qui, gli automobilisti dovranno rivedere le loro abitudini alla guida.