Un’auto in panne sul ciglio della strada, una persona ben vestita che chiede aiuto con aria disperata e, come garanzia, un anello d’oro. Potrebbe sembrare la scena di un film, ma è invece lo schema di una delle truffe più diffuse sulle strade italiane: la truffa dell’anello d’oro.
I truffatori sfruttano la generosità e la fretta delle loro vittime per estorcere denaro, facendo leva sul senso di colpa e sulla paura di non aiutare una persona in difficoltà. Ecco come funziona e come difendersi.
Come funziona la truffa?
Il meccanismo è tanto semplice quanto efficace:
- Un truffatore, spesso ben vestito e con un’auto di lusso, si ferma sul bordo della strada fingendo un guasto.
- Quando un automobilista si avvicina, racconta una storia drammatica, come il blocco della carta di credito o la perdita del portafoglio.
- In cambio di aiuto economico, offre un anello d’oro, assicurando che lo riscatterà appena possibile.
- La vittima, impietosita e convinta della buona fede dell’interlocutore, consegna una somma che può variare dai 50 ai 400 euro.
- Solo più tardi, portando l’anello da un orafo, scopre che si tratta di una falsa imitazione.
Questa truffa prolifera soprattutto in aree di servizio autostradali, parcheggi e strade secondarie, dove gli automobilisti sono più vulnerabili.
Perché questa truffa funziona così bene?
- Senso di urgenza: I truffatori sanno manipolare le emozioni e fanno credere alla vittima che ogni secondo perso potrebbe aggravare la loro situazione.
- Auto di lusso e vestiti eleganti: Questo dettaglio abbassa le difese della vittima, che difficilmente sospetta di trovarsi davanti a un impostore.
- Storia credibile: Il finto turista o il viaggiatore straniero in difficoltà sembrano autentici, e il fraintendimento linguistico rafforza la sensazione di trovarsi di fronte a una richiesta legittima.
- Paura di negare aiuto: Nessuno vuole lasciare una persona apparentemente in difficoltà, e i truffatori giocano su questo senso di responsabilità.
Casi recenti: il raggiro continua a colpire
Questa truffa non è una novità, ma continua a mietere vittime in tutta Italia.
- A Parma, un automobilista ha consegnato 400 euro a un uomo che diceva di essere rimasto senza carburante, salvo poi scoprire che l’anello ricevuto era un falso.
- A Piacenza e Pordenone, diverse segnalazioni hanno permesso alle forze dell’ordine di individuare alcuni truffatori, ma il fenomeno resta diffuso.
Come difendersi dalla truffa dell’anello d’oro?
- Non dare mai denaro a sconosciuti per strada – Nessun turista in difficoltà regala un vero anello d’oro in cambio di pochi euro.
- Dubita delle storie troppo drammatiche – Se qualcuno dice di avere un’auto costosa, perché non riesce a pagare pochi euro di benzina?
- Chiama le forze dell’ordine – Se qualcuno ti chiede soldi, offri di chiamare la polizia per aiutarlo: un vero bisognoso accetterà, un truffatore no.
- Segnala immediatamente il tentativo di truffa – Se assisti a situazioni sospette, informa le autorità e fornisci descrizioni dettagliate di persone e veicoli coinvolti.
- Diffondi la consapevolezza – Racconta questa truffa a parenti e amici, soprattutto agli anziani, che potrebbero essere più vulnerabili a questi inganni.
La truffa dell’anello d’oro continua a colpire perché sfrutta l’umanità e la buona fede delle persone. Mantenere la calma e non agire d’impulso è il modo migliore per difendersi.