Roma, città eterna e dal traffico infernale, ha trovato un nuovo strumento per tenere sotto controllo gli automobilisti indisciplinati: Cerbero, un sistema avanzato di sorveglianza stradale che ha già fatto impennare il numero di multe nella Capitale. Il suo nome richiama il mitologico cane a tre teste che sorvegliava gli inferi e, per molti automobilisti, questo paragone non potrebbe essere più azzeccato.
Cos’è Cerbero e come funziona
Cerbero è un sistema di telecamere intelligenti dotate di intelligenza artificiale e OCR (Optical Character Recognition), che analizzano in tempo reale le targhe dei veicoli e verificano il rispetto delle norme del Codice della Strada. Installato in punti strategici della città, è in grado di sanzionare automaticamente le infrazioni, eliminando la necessità dell’intervento diretto dei vigili urbani.
Le sue funzioni principali includono:
- Rilevamento delle infrazioni al Codice della Strada, come divieti di sosta e transiti non autorizzati nelle zone ZTL.
- Controllo delle assicurazioni e revisioni scadute.
- Monitoraggio della velocità media e istantanea, grazie alla connessione con il sistema Tutor.
- Riconoscimento automatico delle violazioni ai semafori.
Roma sotto sorveglianza: dove sono le telecamere di Cerbero
Le telecamere di Cerbero sono state installate in diversi punti strategici di Roma, specialmente in aree a rischio traffico e violazioni frequenti. Le zone più colpite dal monitoraggio includono:
- Il centro storico, dove il passaggio non autorizzato nella ZTL può costare caro.
- Le corsie preferenziali, per contrastare chi le usa senza permesso.
- Le strade a sosta vietata cronica, dove i veicoli in doppia fila causano disagi continui.
Boom di multe e proteste dei cittadini
Dall’installazione del sistema, il numero di multe è schizzato alle stelle. Solo nei primi mesi di operatività, Cerbero ha registrato un aumento del 30% delle sanzioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che fa discutere e che ha scatenato non poche polemiche tra gli automobilisti.
Molti lamentano una politica repressiva e una scarsa informazione sulle aree controllate dal sistema, mentre le autorità difendono Cerbero come uno strumento necessario per garantire maggiore sicurezza e fluidità nel traffico romano.
È giusto o è solo un modo per fare cassa?
La grande domanda che aleggia tra i cittadini è se l’adozione di Cerbero sia una vera misura per il miglioramento della viabilità o solo un modo per riempire le casse comunali con le multe. Secondo alcuni esperti di mobilità, un sistema così avanzato dovrebbe essere accompagnato da una maggiore trasparenza e informazione ai cittadini per evitare la percezione di un’“imboscata elettronica”.
Il Comune, dal canto suo, sottolinea che gli incassi delle sanzioni verranno reinvestiti nella mobilità sostenibile, nel potenziamento del trasporto pubblico e nella manutenzione delle strade. Un impegno che, però, sarà verificato nel tempo.