Wall Street in forte calo, trascinata dai timori di recessione e dalle incertezze legate all’effetto dazi. A poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, il Nasdaq cede il 3%, lo S&P 500 scende dell’1,8% e il Dow Jones perde lo 0,75%.
Le dichiarazioni di trump alimentano i timori
A innescare il sell-off odierno sono state le parole del presidente Donald Trump, che in un’intervista a Fox News ha parlato di un possibile “periodo di transizione” per l’economia statunitense, lasciando intendere la possibilità di una recessione.
Gli investitori, già preoccupati per il rallentamento economico globale e per le tensioni commerciali, hanno reagito con forti vendite sui mercati, spingendo gli indici in territorio negativo.
Le previsioni degli analisti: rischio frenata per il 2025
Secondo Paul Donovan, capo economista di UBS, “i mercati stanno diventando più preoccupati per le prospettive di crescita nel 2025”. Il timore di una frenata dell’economia americana ha riacceso le speculazioni su un possibile intervento della Federal Reserve, con gli investitori che tornano a scommettere su un taglio dei tassi di interesse.
Questa prospettiva si riflette anche nel calo dei rendimenti dei titoli di Stato USA, segnale di una crescente avversione al rischio tra gli operatori di mercato.
Volatilità alle stelle: incertezza sulle misure economiche
L’incertezza sulla politica economica e l’impatto delle misure protezionistiche continuano a pesare sul sentiment degli investitori. Gli analisti restano divisi sulle prospettive future, ma il forte calo dei mercati indica chiaramente un aumento dell’ansia finanziaria.
Con la volatilità destinata a rimanere elevata, gli investitori restano in attesa di nuovi segnali da parte delle banche centrali e del governo americano sulle prossime mosse economiche.