La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, segnando un cambiamento storico per gli aspiranti medici. Con 149 voti favorevoli e 63 contrari, la legge elimina il tradizionale test di ammissione e introduce un nuovo modello selettivo che avverrà alla fine del primo semestre di studi.
Una battaglia partita da Ferrara
L’iniziativa, avviata nel 2018 dall’attuale sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e dall’ex rettore dell’Università della città, Giorgio Zauli, nasce con l’obiettivo di garantire un accesso più equo agli studi di Medicina. La sperimentazione condotta a Ferrara ha aperto la strada a un modello ora esteso a livello nazionale.
“Molti ci consideravano folli quando abbiamo proposto di ampliare i posti a Medicina senza un test d’ingresso. Oggi, invece, vediamo riconosciuta la validità di quel progetto”, ha dichiarato con soddisfazione il sindaco Fabbri.
Come funzionerà il nuovo sistema di accesso
La riforma prevede che l’immatricolazione ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sia libera, senza prove di ammissione iniziali. Tuttavia, il numero programmato resterà, e la selezione degli studenti avverrà sulla base dei risultati ottenuti alla fine del primo semestre, attraverso una serie di esami obbligatori.
Il governo avrà ora il compito di definire, entro un anno, le discipline qualificanti comuni per tutti gli studenti dei corsi biomedici e sanitari, uniformando i programmi di studio e garantendo criteri di valutazione omogenei.
Graduatoria nazionale e criteri di selezione
Una volta superata la selezione del primo semestre, gli studenti potranno proseguire gli studi in una sede universitaria sulla base di tre fattori principali:
- Posizione nella graduatoria nazionale
- Preferenza espressa dallo studente
- Disponibilità di posti nelle università
L’obiettivo è garantire trasparenza e pari opportunità, offrendo a tutti gli studenti le stesse condizioni di valutazione e accesso.
Un’opportunità per i giovani talenti
Il sindaco di Ferrara ha sottolineato l’importanza di questa riforma nel dare fiducia ai giovani: “Abbiamo scelto di costruire il futuro del Paese attraverso opportunità reali. Ferrara si conferma un modello innovativo, e da oggi tanti studenti potranno inseguire il sogno di diventare medici senza barriere ingiuste”.
La riforma rappresenta una svolta significativa per il sistema universitario italiano, promettendo un percorso più meritocratico e incentrato sulle competenze reali degli studenti.