In Germania, il dibattito sulla possibile reintroduzione della leva obbligatoria si è intensificato negli ultimi mesi, soprattutto alla luce delle discussioni su un potenziale riarmo europeo. La novità è che alcuni esponenti politici e militari stanno spingendo affinché il ripristino del servizio militare avvenga già entro quest’anno.
CDU/CSU e Bundeswehr chiedono il ritorno immediato della leva
A sollevare la questione sono stati i rappresentanti della CDU/CSU, attualmente impegnati nei negoziati di coalizione con l’SPD, e l’Associazione delle Forze Armate tedesche. Entrambi sostengono la necessità di un rafforzamento delle risorse umane per garantire la sicurezza nazionale e la deterrenza militare. L’Associazione dei riservisti ha stimato che servano almeno 20.000 nuovi soldati entro la fine del 2025.
Secondo Florian Hahn, esponente della CSU, la sospensione della leva obbligatoria nel 2011 non sarebbe più adeguata alla situazione geopolitica attuale. Hahn ha dichiarato che i primi coscritti potrebbero essere richiamati già nel 2025 per garantire un sistema di difesa più solido. Anche il presidente dell’Associazione della Bundeswehr, André Wüstner, ha espresso sostegno alla reintroduzione del servizio militare, proponendo un modello simile a quello svedese.
Anche i Verdi rivedono la loro posizione
Perfino l’ex ministro degli Esteri dei Verdi, Joschka Fischer, ha definito un errore l’abolizione della leva, sostenendo la necessità di un servizio obbligatorio aperto sia agli uomini che alle donne per garantire la protezione dell’Europa.
Il piano di Pistorius e le difficoltà logistiche
Il ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) aveva già presentato un progetto per la reintroduzione del servizio militare a novembre 2023. Tuttavia, il piano ha evidenziato gravi carenze infrastrutturali, come la mancanza di caserme adeguate e di istruttori per addestrare un alto numero di coscritti.
Nonostante le pressioni della CDU/CSU e dell’Associazione dei riservisti, Pistorius si è mostrato scettico sulla fattibilità immediata della misura. L’SPD, con il supporto di alcuni esperti di difesa come Falko Droßmann, ha criticato l’idea, definendola “impossibile e intempestiva”.
Divisioni politiche sulla coscrizione obbligatoria
Durante la campagna elettorale per il Bundestag, il tema del servizio militare obbligatorio è stato al centro del dibattito. Alice Weidel, leader di AfD, ha proposto un servizio di due anni, mentre CDU e CSU hanno avanzato l’idea di un anno obbligatorio, anche sotto forma di servizio civile nella Bundeswehr. L’ex leader dell’FDP, Christian Lindner, ha invece respinto categoricamente la proposta, considerandola una violazione della libertà dei giovani.
Anche il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha espresso perplessità, definendo il ripristino della coscrizione “problematico” per il possibile conflitto con la Costituzione tedesca, che vieta il lavoro forzato.
Quale sarà il futuro della leva in Germania?
Il nuovo governo tedesco dovrà decidere rapidamente sul futuro della leva obbligatoria in tempo di pace. Da un lato, ci sono le esigenze di sicurezza nazionale e la necessità di rafforzare la Bundeswehr. Dall’altro, restano le criticità legate alla logistica, al consenso politico e ai diritti costituzionali. La decisione finale potrebbe ridefinire il ruolo della Germania nella NATO e nelle dinamiche di difesa europee.