New York – Scene da corsa al supermercato quelle che si sono registrate nelle ultime ore nella Grande Mela. A scatenare il panico è stato l’annuncio del presidente Donald Trump sui nuovi dazi globali “reciproci”, che ha fatto impennare la paura di un imminente aumento dei prezzi su moltissimi prodotti di uso quotidiano.
Corsa a prosecco, vino e… yoga pants
Già nei giorni scorsi si era registrato un lieve aumento delle vendite, ma dopo il discorso di Trump di mercoledì sera, i negozi sono stati letteralmente presi d’assalto. A raccontarlo è un commerciante locale intervistato da Repubblica:
“Le vendite di prosecco e vino made in Italy, insieme a champagne francese, sono esplose. I clienti hanno fatto razzia.”
Non solo alimentari: anche la moda e l’elettronica sono finiti nel mirino degli americani in preda allo shopping compulsivo. Una negoziante di articoli sportivi ha raccontato:
“Abbiamo venduto centinaia di pantacollant da yoga e magliette tecniche. È stato surreale.”
Secondo il Wall Street Journal, i consumatori americani sono entrati in piena modalità “aggiungi al carrello”, per anticipare rincari che sembrano ormai inevitabili.
Tutti pazzi per il made in Europe (e non solo)
Tra i prodotti più acquistati ci sono:
- Caffè e cioccolata
- Salsa di soia
- Vino e liquori europei
- Televisori e automobili giapponesi
Anche prodotti americani come gli iPhone e le Nike sono finiti nel carrello, perché assemblati in Asia e dunque soggetti a futuri aumenti di prezzo.
Il video virale di Mark Cuban alimenta il caos
A gettare benzina sul fuoco è stato anche un video virale pubblicato su Bluesky da Mark Cuban, ex proprietario dei Dallas Mavericks e volto noto del programma Shark Tank.
“Portate scatoloni e riempiteli di tutto: dentifricio, sapone, quello che trovate. Con la scusa dei dazi faranno aumentare i prezzi anche dei prodotti Made in Usa.”
Il suo appello ha avuto un effetto immediato: scorte ovunque, lunghe code nei supermercati e carrelli stracolmi, come nei giorni più bui del lockdown.
Un segnale preoccupante per l’economia
La reazione dei consumatori arriva in un momento già delicato: il recente crollo del mercato azionario ha aumentato le preoccupazioni sul fronte economico, mentre si prevede che l’inflazione possa subire un nuovo colpo di accelerazione.
E se da una parte è ancora presto per valutare l’impatto concreto dei dazi, il messaggio degli americani è già chiarissimo: non vogliono farsi trovare impreparati.