Potrebbe essere la svolta che milioni di persone aspettavano. Si chiama Mcl-1 ed è la proteina scoperta nei topi da un team di ricercatori della Scuola di Medicina Duke-Nus di Singapore, capace di riattivare la crescita dei capelli. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, apre nuove prospettive nella cura della calvizie e di alcune forme di alopecia.
Come funziona la proteina che stimola la ricrescita
Secondo quanto riportato dai ricercatori, Mcl-1 agisce come “anti-stress” dei follicoli piliferi: la sua funzione è quella di attivare le cellule staminali all’interno dei follicoli, favorendo così la ricrescita dei peli. Quando questa proteina è assente, invece, il follicolo perde la capacità rigenerativa, entrando in una fase di inattività prolungata.
I cicli del follicolo e il ruolo di Mcl-1
Ogni follicolo pilifero alterna cicli di crescita, transizione e riposo. La fase attiva – durante la quale avviene la crescita – può durare dai 2 ai 6 anni, mentre quella di riposo, in cui il capello cade, dura dai 2 ai 4 mesi. La Mcl-1 agisce proprio durante questa fase di riposo, riattivando il processo di rigenerazione. In altre parole, “risveglia” il follicolo, permettendo una nuova crescita.
I test sui topi danno speranza anche all’uomo
Nei test condotti sui topi, anche dopo la depilazione, i peli sono ricresciuti normalmente grazie all’attivazione della proteina. Un risultato che lascia ben sperare: secondo gli scienziati, ci sono ottime probabilità che la Mcl-1 possa avere lo stesso effetto anche sull’essere umano.
Una nuova frontiera contro calvizie e alopecia
Lo studio non è solo una speranza per chi soffre di calvizie androgenetica o alopecia, ma rappresenta un passo avanti nella comprensione dei meccanismi molecolari che regolano la rigenerazione dei tessuti. “Questa scoperta – affermano gli autori – offre nuove indicazioni su come orchestrare la sopravvivenza delle cellule staminali e migliorare i trattamenti futuri”.