Occupare una casa non propria diventa ufficialmente un reato. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 4 aprile un nuovo decreto-legge sulla sicurezza pubblica, introducendo una norma ad hoc a difesa della proprietà privata. Tra i provvedimenti più significativi, figura la velocizzazione delle procedure di sgombero e l’introduzione di pene detentive fino a 7 anni per chi occupa illegalmente un’abitazione.
Una risposta concreta alle occupazioni abusive
La nuova norma nasce per contrastare un fenomeno sempre più diffuso che colpisce, in particolare, anziani e soggetti vulnerabili, spesso impossibilitati a difendersi per assenza prolungata dall’abitazione o fragilità personali. Fino ad oggi, affrontare una casa occupata abusivamente era un vero incubo legale e burocratico, ma con questo decreto lo Stato garantisce una protezione più efficace e tempestiva.
Le novità principali introdotte
Il decreto-legge prevede una serie di misure mirate, volte a rafforzare il diritto alla proprietà privata e a ridurre i tempi di intervento delle forze dell’ordine. Tra i punti salienti:
- Introduzione di un nuovo reato specifico per l’occupazione abusiva di immobili
- Procedibilità d’ufficio quando l’immobile è pubblico o la vittima è minorenne, disabile o incapace
- Pene detentive da 2 a 7 anni per chi occupa una casa altrui
- Sgombero accelerato dell’immobile, soprattutto se si tratta dell’unica abitazione del proprietario
- Snellimento delle procedure per evitare ritardi legati alla burocrazia
Sgomberi più rapidi e giustizia più vicina ai cittadini
Con l’approvazione di questo decreto, la tutela dei proprietari diventa più efficace e concreta: non saranno più costretti ad affrontare lunghi iter giudiziari e costi legali elevati per rientrare in possesso della propria abitazione. L’obiettivo è punire severamente gli occupanti abusivi e garantire interventi immediati da parte delle autorità, ripristinando ordine, sicurezza e giustizia.