Negli ultimi anni si sta registrando un preoccupante aumento dei casi di cancro al colon-retto tra i giovani adulti, un fenomeno che fino a poco tempo fa riguardava prevalentemente le persone sopra i 60 anni. Ora, invece, la malattia colpisce sempre più frequentemente under 50, destando forte preoccupazione nella comunità scientifica.
Una recente ricerca dell’Università della California a San Diego ha individuato una possibile spiegazione al fenomeno: una tossina prodotta da alcuni ceppi di Escherichia coli (E. coli), denominata colibactina, sarebbe implicata nello sviluppo di mutazioni genetiche che favoriscono l’insorgenza precoce del tumore.
Mutazioni genetiche e rischio precoce
L’analisi di 981 tumori del colon-retto provenienti da pazienti di 11 Paesi diversi ha evidenziato che le mutazioni associate alla colibactina sono più di tre volte più frequenti nei pazienti sotto i 40 anni rispetto a quelli sopra i 70. Secondo il professor Ludmil Alexandrov, principale autore dello studio, “le mutazioni precoci potrebbero anticipare di decenni l’insorgenza del cancro”, facendo ammalare a 40 anni chi altrimenti si sarebbe ammalato a 60.
Un fenomeno globale
L’aumento dei casi di cancro al colon è ormai documentato in almeno 27 Paesi. In Nuova Zelanda e Cile si registra una crescita annua del 4%, mentre in Inghilterra si attesta al 3,6%. Negli Stati Uniti, si prevede che le diagnosi tra i 20 e i 34 anni cresceranno del 90% entro il 2030, con un impressionante aumento del 500% tra gli adolescenti dagli inizi degli anni 2000.
Le fonti di esposizione alla colibactina
La colibactina è prodotta da sei ceppi tossici di E. coli, un batterio che può essere ingerito attraverso alimenti contaminati come carne macinata poco cotta, verdure a foglia, latte non pastorizzato, germogli crudi e acqua contaminata. Si stima che tra il 30% e il 40% dei bambini negli Stati Uniti e nel Regno Unito possano essere esposti a ceppi di E. coli produttori di colibactina.
Prevenzione e strategie future
Pur non essendo ancora provato un nesso causale diretto, il legame genetico tra colibactina e cancro al colon è stato ritenuto solido dagli scienziati. Tra le strategie preventive suggerite figurano:
- Uso mirato di probiotici per migliorare la flora intestinale;
- Maggiore attenzione all’igiene alimentare;
- Corretta cottura degli alimenti ad alto rischio di contaminazione.
La scoperta apre nuovi scenari nella lotta contro il cancro al colon e sottolinea l’importanza della prevenzione precoce, soprattutto tra i più giovani.