Mark Carney ha vinto le elezioni federali in Canada, confermandosi come nuovo primo ministro e assicurando una netta affermazione per il Partito liberale. Con il 43,5% dei voti, i liberali superano i conservatori di Pierre Poilievre, fermi al 41,4%, e ottengono almeno 168 seggi alla Camera dei Comuni, a pochi passi dalla maggioranza assoluta.
Quella del 28 aprile 2025 non è stata una semplice tornata elettorale: il voto si è trasformato in un referendum politico e simbolico contro l’ingerenza degli Stati Uniti di Donald Trump, che da mesi ha sollevato tensioni proponendo il Canada come 51° Stato americano, colpendolo con dazi doganali e interferendo apertamente nella campagna elettorale canadese.
Una reazione nazionale all’interferenza americana
Nel suo primo discorso da premier eletto, Carney ha dichiarato che “Ottawa non si piegherà mai al neo-imperialismo” statunitense, sottolineando che “il Canada resterà sempre sovrano e indipendente”. L’ex governatore della Banca d’Inghilterra ha ereditato la leadership da Justin Trudeau solo a marzo, ma ha saputo rafforzare il fronte liberale grazie a un messaggio forte: difendere il Paese da pressioni esterne e costruire una nuova fase politica fatta di solidarietà interna e partnership affidabili all’estero.
Carney: “Il Canada non sarà mai il 51° Stato”
La retorica aggressiva del presidente Trump — culminata con un post su Truth Social a favore di Poilievre — ha scatenato una forte reazione nella popolazione canadese, spingendo molti elettori a rafforzare il sostegno ai liberali. Anche Poilievre, pur ricevendo il sostegno del tycoon, ha preso pubblicamente le distanze: “Solo i canadesi decideranno il futuro del Canada”, ha detto, riconoscendo poi la sconfitta e promettendo “opposizione costruttiva” in un Parlamento diviso.
L’Europa applaude la vittoria liberale
Dall’Unione Europea arrivano segnali di apertura e collaborazione. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha salutato il risultato come “un rafforzamento dei valori democratici condivisi”, mentre il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha ribadito che UE e Canada continueranno a essere “partner affidabili nel rispetto delle regole internazionali”.