Da oggi aggredire un insegnante o un dirigente scolastico potrà costare molto caro. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo disegno di legge sulla scuola, proposto dal ministro Giuseppe Valditara, che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza e pene fino a cinque anni di reclusione per chi si rende colpevole di atti di violenza nei confronti del personale scolastico.
Le nuove disposizioni mirano a garantire maggiore tutela a chi lavora nelle scuole italiane, in risposta al preoccupante aumento degli episodi di aggressione fisica e verbale registrati negli ultimi mesi.
Arresto in flagranza e pene più dure: i dettagli del Ddl
Secondo quanto stabilito dal testo di legge, sarà previsto l’arresto obbligatorio in caso di flagranza o quasi flagranza di reato per chi provoca lesioni personali a docenti o dirigenti scolastici. Le pene per questi atti saranno inasprite: si passerà dagli attuali 3-6 mesi a una reclusione da 2 a 5 anni, anche se le lesioni non saranno gravi.
Nel caso in cui le aggressioni causino lesioni gravi o gravissime, si applicheranno le pene previste dal codice penale all’articolo 583-quater, ovvero sanzioni più severe a seconda della gravità dell’offesa arrecata.
I minorenni restano esclusi dalla misura
Una precisazione importante riguarda gli studenti minorenni: per loro l’arresto in flagranza non sarà applicabile. Lo ha spiegato il ministro Valditara, sottolineando che il provvedimento intende colpire in modo specifico gli atti di violenza perpetrati da adulti, siano essi genitori o esterni, contro il personale scolastico.
Prevenzione e deterrenza: l’obiettivo del governo
L’intervento legislativo rientra in un quadro più ampio volto a prevenire gli atti di violenza nelle scuole e a rafforzare la sicurezza degli ambienti scolastici. L’obiettivo, come evidenziato nella relazione illustrativa, è quello di offrire ai professionisti dell’istruzione condizioni di lavoro più sicure, proteggendo il loro ruolo fondamentale nella tutela del diritto allo studio.
Nuova fattispecie di reato per lesioni ai docenti
Tra le principali novità vi è anche l’introduzione di una fattispecie di reato specifica: le lesioni personali arrecate a un docente o a un dirigente scolastico, durante o a causa dell’esercizio delle loro funzioni, saranno trattate come reato autonomo, con pene più pesanti rispetto a quelle ordinarie.