Il Vaticano si prepara a vivere uno dei momenti più solenni della sua tradizione religiosa: l’elezione del nuovo Pontefice. In vista del Conclave che prenderà il via il prossimo 7 maggio, è stato installato il comignolo sulla Cappella Sistina, elemento simbolico che scandirà le giornate delle votazioni cardinalizie.
Il comignolo, segnale delle votazioni segrete
Il tubo metallico, ben visibile da Piazza San Pietro, è collegato alla stufa interna della Cappella Sistina. Da qui usciranno le celebri fumate, vere e proprie icone visive della scelta papale: fumata nera in caso di votazione non conclusiva, fumata bianca per annunciare l’“Habemus Papam”.
Conclave al via con 133 cardinali elettori
L’installazione del comignolo rappresenta l’ultima fase dei preparativi per un evento che coinvolgerà 133 cardinali elettori, la maggior parte dei quali nominati da Papa Francesco. Le votazioni si svolgeranno nella storica Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo, e saranno precedute da incontri preliminari in cui si affronteranno temi cruciali per il futuro della Chiesa, tra cui le difficoltà economiche del Vaticano.
Fumate: una tradizione che risale all’Ottocento
La tradizione delle fumate ha origine nel XIX secolo e ancora oggi rappresenta un momento di grande attesa per i fedeli di tutto il mondo. Al termine di ogni sessione di votazioni, le schede elettorali vengono bruciate insieme a sostanze chimiche che determinano il colore del fumo, rendendo così pubblici gli esiti del Conclave.
Attesa e preghiera per il nuovo Pontefice
Con il comignolo ormai al suo posto, il Vaticano è pronto ad accogliere cardinali e fedeli per vivere l’evento che segnerà l’inizio di un nuovo pontificato. La comunità cattolica internazionale guarda a questo momento con speranza e spirito di preghiera, in attesa di conoscere il nome del prossimo Papa.