Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito il sud del Cile alle 8:58 del 2 maggio 2025, con epicentro localizzato a 218 chilometri a sud-ovest di Puerto Williams, nella regione di Magallanes. L’evento è stato accompagnato da almeno 17 scosse di assestamento, alcune delle quali avvertite anche in Argentina, dove è stata disposta un’evacuazione precauzionale a Puerto Almanza, lungo la costa meridionale.
Revocata l’allerta tsunami: situazione sotto controllo
Inizialmente, le autorità cilene avevano emanato un ordine di evacuazione delle zone costiere a causa del rischio tsunami. Tuttavia, nelle ore successive, il Servizio di prevenzione e risposta alle catastrofi ha annunciato la revoca dell’allerta, consentendo ai cittadini di tornare alle loro attività, con l’eccezione di quelle strettamente legate alle aree costiere.
«Tutti possono riprendere le proprie attività, tranne quelle economiche lungo la costa», ha dichiarato Juan Carlos Andrade, direttore regionale del servizio.
Il presidente Boric: “Obbedire alle autorità”
Il presidente Gabriel Boric ha lanciato un messaggio di prudenza sui social, invitando la popolazione a seguire le istruzioni delle autorità:
«In questo momento è nostro dovere prevenire. Tutte le risorse dello Stato sono a disposizione delle popolazioni coinvolte».
Origine del sisma: lo scontro delle placche
Secondo gli esperti del Centro sismologico nazionale cileno (Csn) e del U.S. Geological Survey (Usgs), il sisma è stato causato dallo scontro tra la placca del Pacifico e quella sudamericana, un fenomeno frequente nella zona della placca di Nazca, dove la subduzione avviene a una velocità di oltre 15 centimetri l’anno. È la stessa area geologica in cui, nel 1960, si verificò il terremoto più forte mai registrato al mondo, con magnitudo 9.4 a Valdivia.
Farnesina e Ambasciata italiana in allerta
La Farnesina ha confermato di seguire da vicino la situazione. L’Ambasciata d’Italia a Santiago è attiva e reperibile per i connazionali attraverso il numero di emergenza e la piattaforma DoveSiamoNelMondo.
«Invitiamo tutti i connazionali a segnalare la propria presenza», è l’appello condiviso anche tramite il canale X del Ministero degli Esteri.