L’Antitrust ha concluso l’istruttoria nei confronti di Enel Energia, accusata di aver adottato una pratica commerciale scorretta nella comunicazione dei rinnovi contrattuali con modifiche economiche sfavorevoli. L’azienda, controllata per il 23,5% dal Ministero del Tesoro, dovrà ora rimborsare oltre 40.000 clienti, per un valore complessivo di 5 milioni di euro.
Comunicazioni poco chiare: ecco cosa ha stabilito l’Autorità
Secondo l’Antitrust, le comunicazioni inviate da Enel tra giugno 2023 e aprile 2024 per annunciare le nuove condizioni economiche di fornitura non sono state sufficientemente chiare e trasparenti. In particolare, molti clienti non avrebbero ricevuto i messaggi inviati per posta, oppure li avrebbero trovati ambigui o incompleti nei canali digitali.
Il risarcimento sarà automatico e assumerà due forme: bonus in bolletta per i clienti rimasti con Enel e note di credito per chi ha cambiato operatore. L’azienda ha inoltre promesso un miglioramento nella comunicazione futura, con notifiche via SMS, email, app, area riservata e fattura.
Consumatori delusi: “Serve una sanzione vera, non solo promesse”
Le principali associazioni dei consumatori, tra cui Unione Nazionale Consumatori, Assoutenti, Adusbef, Codici e Confconsumatori, hanno duramente criticato l’accordo tra Enel e Antitrust. Secondo Massimiliano Dona, presidente UNC, “gli impegni presi sono inadeguati sia sul piano informativo che su quello economico”.
Anche Consumerismo ha definito le misure “ridicole”, annunciando la prosecuzione di una class action. Il presidente Luigi Gabriele ha inoltre sollevato la questione della vigilanza sull’operato delle società a partecipazione pubblica, chiedendo l’intervento diretto del Governo e della premier Giorgia Meloni.