Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un messaggio chiaro e diretto a Vladimir Putin: l’appuntamento è fissato per giovedì in Turchia.
«Non ha senso prolungare le uccisioni. Ci aspettiamo un cessate il fuoco pieno, duraturo e affidabile. Giovedì sarò in Turchia ad aspettare Putin», ha scritto Zelensky sui suoi canali ufficiali. Un messaggio che segue di poche ore l’ultimatum lanciato da Donald Trump, secondo cui Kiev deve accettare il confronto con Mosca “prima che sia troppo tardi”.
Trump: “Incontro immediato o il mondo saprà chi blocca la pace”
Il presidente americano ha alzato la pressione sulla leadership ucraina, pubblicando su Truth Social un messaggio inequivocabile:
«Putin vuole un incontro in Turchia per negoziare la fine del bagno di sangue. L’Ucraina DEVE accettare. Se non lo fa, sarà chiaro a tutti chi sta rallentando la pace».
Trump ha aggiunto: “Inizio a dubitare che Zelensky voglia davvero un accordo. Ora basta! Incontro subito!”
La diplomazia si muove: Erdogan e Macron spingono per la tregua
Nel frattempo, la Turchia ha confermato la sua disponibilità a ospitare i colloqui tra i due leader. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha parlato direttamente con Putin, proponendo Ankara come sede neutrale per l’incontro.
Anche Emmanuel Macron è intervenuto, sottolineando «l’urgenza di un cessate il fuoco» come condizione per qualsiasi trattativa reale tra Mosca e Kiev.
Tensione massima: la guerra può cambiare rotta in 72 ore
L’incontro previsto per giovedì potrebbe rappresentare la svolta diplomatica più importante dall’inizio del conflitto, ma restano molti dubbi sull’affidabilità russa e sulla tenuta di un eventuale accordo.
Zelensky ha chiarito che l’Ucraina è pronta a negoziare, ma solo a fronte di un cessate il fuoco incondizionato e verificabile. Intanto, l’opinione pubblica internazionale resta col fiato sospeso.