Istanbul si prepara a ospitare il primo incontro di pace tra Russia e Ucraina dal 2022. Un appuntamento che si preannuncia cruciale, ma segnato da tensioni diplomatiche: Vladimir Putin ha respinto l’ultimatum di Kiev e dei cosiddetti “Volenterosi”, mentre Donald Trump lascia aperta la possibilità di volare in Turchia per partecipare ai colloqui.
Telefonata Mosca-Ankara in vista dei colloqui
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Serghei Lavrov. Secondo l’agenzia Anadolu, i due diplomatici hanno discusso degli sforzi congiunti per favorire una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina. Il confronto arriva a ridosso del vertice del 15 maggio a Istanbul, dove per la prima volta dopo oltre tre anni si tornerà a parlare ufficialmente di pace tra le due nazioni in guerra.
Putin boccia l’ultimatum: “Inaccettabile”
Il presidente russo Putin ha respinto con fermezza la proposta avanzata da Kiev e sostenuta dai leader occidentali, che prevedeva un cessate il fuoco di 30 giorni in cambio dell’eventuale sospensione delle sanzioni. Per Mosca si tratta di un “linguaggio inaccettabile”, come ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Non è questo il modo di parlare alla Russia”.
Trump: “Potrei andare a Istanbul”
In partenza per l’Arabia Saudita, l’ex presidente americano Donald Trump ha annunciato di stare valutando una tappa a Istanbul, convinto che il summit possa rappresentare una svolta. “Non doveva nemmeno tenersi, ma ho insistito perché si facesse”, ha dichiarato. Trump ha sottolineato che potrebbe esserci anche Putin, ma finora solo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la sua presenza.
Zelensky invita Papa Leone XIV in Ucraina
In una telefonata definita “calorosa e significativa”, Zelensky ha parlato per la prima volta con il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, invitandolo ufficialmente a visitare Kiev. “La sua presenza porterebbe vera speranza al nostro popolo”, ha detto il leader ucraino, ricordando gli inviti inascoltati rivolti in passato a Papa Francesco.
Kiev rilancia il cessate il fuoco
Zelensky ha inoltre riferito al Papa dell’intesa raggiunta con i partner occidentali per l’avvio di un cessate il fuoco completo e incondizionato di almeno 30 giorni. “L’Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile”, ha ribadito, dicendosi disponibile a negoziati diretti con la controparte russa.
Pressioni internazionali su Mosca
I ministri degli Esteri europei riuniti a Londra, tra cui Antonio Tajani, hanno espresso scetticismo sulla reale volontà di Putin di arrivare alla pace, anche alla luce dei recenti attacchi russi con oltre 100 droni sull’Ucraina. “Non sono segnali incoraggianti”, ha dichiarato il ministro italiano.
Attesa per il summit del 15 maggio
Mentre Istanbul si prepara all’incontro, il mondo guarda con attenzione all’esito dei colloqui. Zelensky ha dichiarato che “potrebbero contribuire concretamente a porre fine alla guerra”, e ha lanciato un nuovo appello a Mosca: “Spero che i russi non si sottraggano all’incontro”. Anche Trump ha ribadito che “l’incontro ha potenziale, non va sottovalutato”.