Un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito il Mar Egeo meridionale nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2025, con epicentro localizzato al largo dell’isola di Creta. Il sisma, registrato intorno all’1:00 ora italiana, ha avuto un ipocentro profondo 84 chilometri, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Le coordinate geografiche individuate dall’INGV sono 35.3180 di latitudine e 26.9613 di longitudine, in un’area sismicamente attiva dell’Egeo, già nota per eventi tellurici di intensità significativa.
Scossa percepita in Israele, Giordania, Egitto, Libano e Sud Italia
La profondità dell’evento sismico ha permesso una diffusione ampia delle vibrazioni, rendendo la scossa avvertibile in numerosi Paesi. Segnalazioni sono arrivate da Israele (in città come Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa), Giordania, Libano ed Egitto.
Anche in Italia, in particolare nel Sud, la popolazione ha percepito il sisma: in Sicilia e Calabria, con segnalazioni provenienti soprattutto dalla zona del Ragusano. L’epicentro è stato collocato in prossimità dell’isola greca di Kasos, a sud-est di Creta.
Nessun danno segnalato ma cresce la preoccupazione
Non si registrano al momento danni a persone o edifici, ma il fenomeno ha riacceso l’attenzione sulla vulnerabilità sismica dell’area egea, teatro in passato di eventi molto più devastanti. Tra questi, il terremoto del 9 luglio 1956, che raggiunse una magnitudo di 7.8, provocando 53 vittime, oltre 100 feriti e uno tsunami che colpì duramente Santorini, le coste settentrionali di Creta e l’isola di Calimno.
L’area resta sotto osservazione
Il sisma avvenuto al largo di Creta si inserisce in un contesto sismico dinamico e costantemente monitorato dagli istituti geofisici internazionali. L’INGV e i suoi omologhi regionali continuano a tenere sotto osservazione la zona, mentre si moltiplicano le segnalazioni da parte dei cittadini che hanno avvertito la scossa.
Il fenomeno non ha generato allerta tsunami, ma la memoria storica di quanto accaduto in passato resta viva nelle popolazioni del Mediterraneo orientale.