Una forte scossa di terremoto ha colpito nella notte la zona sud-orientale della Grecia, provocando momenti di panico a Creta e Santorini, due delle mete turistiche più frequentate dell’estate mediterranea. Secondo i dati diffusi dai sismologi greci, il sisma ha raggiunto una magnitudo di 6.1, con epicentro localizzato a 82 km a nord-est di Heraklion, capitale di Creta, a una profondità di 68 km.
L’evento sismico è stato chiaramente avvertito non solo a Creta ma anche nell’intero arcipelago delle Cicladi, in particolare nelle isole di Santorini, Ios, Amorgos e Anafi.
Rocce nella caldera di Santorini: le immagini fanno il giro del web
Uno dei momenti più impressionanti del sisma è stato il distacco di rocce lungo la caldera di Santorini. Le immagini mostrano frane e crolli lungo i pendii interni dell’isola vulcanica, simbolo della Grecia nel mondo. La caldera, formatasi dopo un’eruzione vulcanica esplosiva migliaia di anni fa, è oggi un’area geologica fragile, soggetta a monitoraggio continuo.
Nessun ferito, ma scuole chiuse e paura tra i turisti
Non si registrano vittime o danni gravi, ma la tensione resta alta. Le autorità locali hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole a Santorini e nelle isole limitrofe, in attesa di ulteriori verifiche strutturali. Migliaia di residenti e turisti sono usciti dagli edifici durante la notte, impauriti dalle scosse.
Gli esperti dell’Istituto geodinamico di Atene confermano che l’attività sismica in quest’area è in aumento da mesi. Solo da gennaio, sono stati registrati migliaia di microterremoti tra le isole dell’Egeo meridionale, spesso avvertiti ma senza conseguenze gravi.
Attività sismica in crescita nel Mediterraneo orientale
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente instabilità tettonica del Mediterraneo orientale, dove la placca africana e quella euroasiatica si incontrano. Secondo i geologi, eventi come questo potrebbero diventare più frequenti nei prossimi anni.