Dal 12 giugno 2025 entra in vigore la nuova normativa sugli autovelox, con regole più rigide per l’installazione e l’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha varato un regolamento che mira a porre fine al caos e ai contenziosi legati alle multe, dopo che una sentenza della Cassazione ha stabilito che i dispositivi non omologati non possono generare sanzioni valide.
Cosa cambia dal 12 giugno
Con le nuove regole:
- Gli autovelox non potranno più essere installati ovunque, ma solo nei tratti di strada realmente pericolosi, previo parere del prefetto.
- Sarà obbligatorio rispettare distanze minime tra un dispositivo e l’altro.
- Tutti gli apparecchi dovranno essere omologati e sottoposti a taratura annuale.
- Gli autovelox dovranno essere preceduti da un’adeguata segnaletica visibile, come previsto dal Codice della Strada.
Secondo Assoutenti, meno del 60% dei dispositivi fissi oggi in funzione era già conforme prima del 2017. Il rischio? Una pioggia di ricorsi per le multe elevate da apparecchi fuori norma.
Sentenza della Cassazione: multe nulle se l’autovelox non è omologato
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha bocciato la precedente circolare del Mit che equiparava l’omologazione all’approvazione. La Suprema Corte ha ribadito che senza omologazione formale, la sanzione è nulla. Di conseguenza, i Comuni che non si adeguano rischiano di dover annullare migliaia di multe e affrontare azioni legali da parte degli automobilisti.
Più trasparenza sulla spesa delle multe
Con il nuovo Osservatorio sulle multe stradali, sarà possibile monitorare come i Comuni spendono i proventi delle contravvenzioni. Per legge, queste risorse devono essere destinate alla sicurezza stradale e al miglioramento delle infrastrutture, e non possono servire a coprire buchi di bilancio.