Una nuova crisi internazionale infiamma il Medio Oriente. Nelle prime ore di venerdì 13 giugno 2025, Israele ha lanciato un attacco militare massiccio contro l’Iran, colpendo siti nucleari strategici e uccidendo importanti comandanti delle forze armate iraniane.
L’operazione, battezzata “Rising Lion”, è stata definita dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu un’azione di “sopravvivenza nazionale”, volta a impedire la costruzione di testate nucleari da parte di Teheran.
Colpito l’impianto nucleare di Natanz, uccisi comandanti dei Pasdaran
Secondo fonti israeliane, tra gli obiettivi distrutti figurano:
- Il sito di arricchimento dell’uranio di Natanz
- Il cuore del programma missilistico iraniano
- La sede di importanti centri di comando militare
Nell’attacco, riferiscono i media di stato iraniani, sono stati uccisi Hossein Salami, comandante delle Guardie Rivoluzionarie (Pasdaran), e Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore delle forze armate.
Teheran in fiamme, danni anche tra i civili
Le immagini trasmesse da Al Jazeera mostrano palazzi distrutti e colonne di fumo su più punti della capitale Teheran. Le autorità locali parlano di almeno cinque morti e 50 feriti, tra cui donne e bambini.
Un video virale sui social mostra in fiamme anche un sito radar iraniano a Piranshahr, vicino al confine con l’Iraq, segno che l’attacco ha colpito anche il sistema di difesa aerea iraniano.
L’Iran accusa: “Crimine disumano, Israele pagherà”
In un comunicato durissimo, il Ministero della Difesa iraniano ha definito il blitz “un atto codardo e disumano”, promettendo una risposta esemplare e avvertendo che Tel Aviv pagherà il prezzo del crimine commesso.
La Guida Suprema Ali Khamenei ha parlato apertamente di “vendetta imminente” e ha preannunciato “un destino amaro per Israele”.
Allerta massima in Israele, droni iraniani in volo
Nel frattempo, Israele ha chiuso l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ha ordinato alla popolazione di restare vicino ai rifugi e ha dichiarato lo stato di allerta nazionale. Fonti militari israeliane riferiscono del lancio di oltre 100 droni iraniani, attualmente in fase di intercettazione da parte della difesa aerea.
L’Aiea conferma: “Colpito il sito nucleare di Natanz”
La Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha confermato ufficialmente che Natanz è stato colpito, ma al momento non risultano aumenti dei livelli di radiazione. “Stiamo monitorando la situazione con attenzione”, ha dichiarato il direttore Rafael Grossi, confermando che gli ispettori Aiea sono ancora presenti nel Paese.
Reazioni internazionali: Trump e Tajani chiedono dialogo
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, intervistato da Fox News, ha rivelato di essere stato informato preventivamente da Israele e ha ribadito: “L’Iran non deve avere la bomba atomica”. Ha anche auspicato un ritorno al tavolo dei negoziati, attualmente in fase di stallo.
In Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione d’emergenza alla Farnesina per monitorare la situazione dei cittadini italiani presenti nella regione del Golfo. La Farnesina sconsiglia viaggi verso l’area interessata.