Si chiamava Stella – o almeno così si faceva chiamare – la giovane donna trovata senza vita insieme alla figlia nel parco romano di Villa Pamphili, lo scorso 7 giugno. La sua identità ufficiale non è stata ancora confermata, ma secondo le ultime ricostruzioni, il nome potrebbe essere uno pseudonimo. Intanto, l’attenzione si concentra sul principale sospettato: Rexal Ford, 46 anni, cittadino statunitense, fermato in Grecia, sull’isola di Skiathos, mentre tentava la fuga.
Secondo quanto comunicato dalla Procura di Roma, Ford è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo avrebbe presentato le due vittime come sua moglie e sua figlia. Le autorità stanno portando avanti l’iter per la richiesta di estradizione in Italia.
Ford cercava terrazze romane per un film: il giorno dopo l’omicidio
A rendere ancora più inquietante il quadro è il comportamento di Ford nelle ore successive al delitto. A soli 24 ore dalla scoperta dei cadaveri, il presunto assassino si aggirava nel centro storico di Roma cercando terrazze panoramiche per girare un film. Si spacciava per sceneggiatore hollywoodiano, adescava ragazze, offrendo lezioni di recitazione e parlando di collaborazioni artistiche.
Una delle donne contattate ha raccontato di averlo incontrato l’11 giugno, un giorno prima della fuga in Grecia. Ford l’avrebbe contattata nuovamente dopo un primo approccio e i due si sarebbero rivisti al Pantheon. “Diceva di avere tre milioni di euro sul conto e di dover partire per la Grecia per lavoro”, ha raccontato. La donna, però, ha subito sospettato: “Aveva gli stessi vestiti del video del suo arresto. Ho capito che stava mentendo, ma non pensavo fosse un assassino”.
Una foto in piazza e la ferita alla testa: gli strani comportamenti prima dell’arresto
Ulteriori dettagli emergono da una foto scattata il 20 maggio, che ritrae Ford ubriaco con la bambina in braccio a Campo de’ Fiori. In quell’occasione, l’uomo era caduto e si era ferito alla testa. La polizia era intervenuta, ma all’epoca nessun elemento collegava l’episodio a un crimine così grave.
Mentre le indagini proseguono e l’estradizione di Ford viene esaminata dalle autorità greche, resta il mistero sull’identità reale di “Stella” e su cosa abbia portato a questo tragico epilogo nel cuore di Roma.