Una nuova sequenza sismica ha interessato il mare al largo del Gargano, in provincia di Foggia, durante le ore notturne tra martedì 17 e mercoledì 18 giugno. Secondo i dati ufficiali diffusi dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), sono state rilevate 11 scosse di terremoto tra le 01:01 e le 04:06, con magnitudo comprese tra 1.4 e 2.4.
Il sisma più forte è stato registrato alle ore 2:17, con una magnitudo 2.4 e un ipocentro a circa 10 km di profondità.
Epicentro in mare aperto e nessun danno segnalato
Tutti i fenomeni sismici si sono verificati in mare aperto, a distanza di sicurezza dalle aree abitate della costa pugliese. Le scosse di lieve intensità, unite alla profondità dell’ipocentro compresa tra 1 e 10 chilometri, non hanno causato danni a persone o cose, né richiesto l’intervento delle autorità locali.
Le mappe INGV aggiornate con epicentri e parametri sismici sono consultabili online e mostrano un’attività localizzata nel settore marino antistante il promontorio garganico.
Monitoraggio costante degli esperti
Gli eventi sono stati classificati come parte di uno sciame sismico di bassa energia, ma comunque sotto monitoraggio costante da parte degli esperti dell’INGV, che sorvegliano l’area adriatica e i suoi movimenti tettonici.
Secondo i sismologi, l’Adriatico meridionale è soggetto ciclicamente a questo tipo di fenomeni, legati a microfratture della crosta terrestre, e non ci sono segnali di allarme al momento.
Gargano e attività sismica: un’area da sempre sotto osservazione
La zona costiera del Gargano e il basso Adriatico non sono nuovi a scosse sismiche di lieve entità, spesso impercettibili dalla popolazione. Tuttavia, queste sequenze rappresentano sempre un segnale da non sottovalutare, poiché mantengono alta l’attenzione sulle dinamiche geologiche attive nel territorio.
Le autorità invitano la popolazione a non allarmarsi, ma a restare informata attraverso i canali ufficiali dell’INGV e della Protezione Civile, che forniscono aggiornamenti in tempo reale.