Gaza torna a contare le vittime di una nuova tragedia umanitaria. Almeno 35 civili palestinesi sono stati uccisi da colpi delle forze israeliane mentre erano in attesa di ricevere aiuti umanitari nei pressi del Corridoio di Netzarim, nel centro della Striscia. A riferirlo sono fonti mediche dell’ospedale al-Awda, che parlano di decine di feriti e di un bilancio destinato ad aggravarsi nelle prossime ore.
Le vittime, in gran parte donne, bambini e uomini affamati, si erano radunate nella speranza di ricevere cibo e beni di prima necessità. L’episodio si aggiunge a una lunga sequenza di stragi avvenute negli ultimi giorni in occasione della distribuzione di aiuti, gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), attiva dal 27 maggio.
Una crisi umanitaria fuori controllo
Secondo l’Ufficio Media del Governo di Gaza, il bilancio complessivo sale a oltre 400 civili uccisi e più di 3.200 feriti dall’inizio dell’emergenza. Le Nazioni Unite hanno parlato apertamente di un “fallimento nella gestione degli aiuti umanitari”, puntando il dito contro Israele e la GHF, accusati di non garantire condizioni minime di sicurezza nei centri di raccolta, spesso teatri di caos, malinformazione e blackout comunicativi.
“La popolazione di Gaza si trova di fronte a una scelta tragica: morire di fame o rischiare la vita per un sacchetto di farina”, ha dichiarato James Elder, portavoce dell’UNICEF, che ha lanciato un ulteriore allarme: “I bambini rischiano di morire di sete a causa del collasso del sistema idrico”.
Oltre 70 morti in un solo giorno
Nella stessa giornata, un attacco israeliano ha colpito una casa a Deir el-Balah, sempre nel centro della Striscia, causando almeno otto morti. Complessivamente, gli ospedali locali hanno registrato oltre 70 vittime solo nella giornata di venerdì.
Le testimonianze raccolte da Al Jazeera parlano di una situazione disperata e fuori controllo. Molti civili si avvicinano ai centri di distribuzione senza sapere se siano operativi, spesso sotto il fuoco diretto. Una spirale di violenza che rende ogni tentativo di aiuto un rischio per la vita.