Si è spenta il 23 giugno 2025 a Roma, all’età di 91 anni, Lea Massari, nome d’arte di Anna Maria Massetani, attrice simbolo del cinema italiano e internazionale. La sua scomparsa è avvenuta nel silenzio che aveva scelto per vivere gli ultimi decenni della sua esistenza, lontano dai riflettori e immersa nella natura della Sardegna, dove si era ritirata per combattere battaglie a favore degli animali e contro la caccia.
Una carriera tra i grandi del cinema
Divenuta celebre nel 1954 grazie a Mario Monicelli, che la volle nel film Proibito, Lea Massari si è affermata come interprete raffinata e versatile, capace di spaziare tra cinema, teatro e televisione. Negli anni Sessanta ha lavorato con Sergio Leone ne Il colosso di Rodi, con Dino Risi in Una vita difficile e con Michelangelo Antonioni ne L’avventura, dove interpretò l’enigmatica Anna.
Ha lasciato il segno anche nel cinema francese, con ruoli intensi in Soffio al cuore di Louis Malle e L’amante di Claude Sautet. Sul palcoscenico, fu la prima Rosetta in Rugantino, sotto la regia di Garinei e Giovannini, e si è cimentata con Brecht, Gibson e Goldoni, diretta da maestri come Squarzina e Foà.
Premi e ritiro dalle scene
Nel corso della sua carriera ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui un David di Donatello per Una vita difficile e due Nastri d’Argento per Cristo si è fermato a Eboli e La prima notte di quiete. Dopo l’ultima apparizione cinematografica in Viaggio d’amore (1990), ha lasciato la scena pubblica per dedicarsi completamente alla vita privata e all’attivismo animalista.
Da attrice a militante per i diritti degli animali
Negli ultimi anni, Lea Massari aveva cambiato radicalmente vita. Un tempo appassionata di caccia, ha raccontato in un’intervista di aver abbandonato il fucile dopo aver colpito per errore un coniglio, un gesto che ha segnato la sua coscienza. Da allora, si è dedicata alla cura di animali abbandonati, soprattutto cani e gatti, diventando attivista convinta contro la vivisezione e le pellicce.
In Sardegna viveva circondata dai suoi animali e sostenendo attivamente canili, rifugi e leghe anti-caccia. Aveva scelto di non mangiare carne e di rispettare ogni forma di vita.
L’ultimo saluto
I funerali si sono svolti in forma privata nella cattedrale di Sutri, seguiti dalla sepoltura nella cappella di famiglia. Così come aveva vissuto gli ultimi anni, Lea Massari ha lasciato questo mondo in punta di piedi, con la stessa discrezione e dignità che l’hanno resa una figura tanto amata quanto rispettata.