Chi effettua un bonifico bancario dovrà fare attenzione alle nuove norme internazionali introdotte dal GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), che ha aggiornato la cosiddetta “Travel Rule”, nota anche come Raccomandazione 16. L’obiettivo è aumentare la trasparenza dei trasferimenti di denaro, specialmente quelli transfrontalieri e in criptovalute, e contrastare il riciclaggio e le attività illecite.
Cosa cambia con le nuove regole sui bonifici
A partire da giugno 2025, con un periodo di transizione di 5 anni, le banche, le fintech, i wallet digitali e i crypto exchange dovranno identificare e verificare in modo molto più rigoroso i soggetti coinvolti nei trasferimenti di fondi, in particolare quelli superiori a 1.000 dollari o effettuati tra Paesi diversi.
Da qui al 2030, quando le regole diventeranno obbligatorie a livello globale, le istituzioni finanziarie dovranno:
- Raccogliere informazioni complete su chi effettua il pagamento, inclusi:
- Nome e cognome
- Dati anagrafici completi
- Indirizzo di residenza
- Coordinate bancarie del destinatario
- Verificare i dati forniti con strumenti informatici avanzati
- Segnalare eventuali anomalie o bloccare bonifici sospetti
- Trasmettere le informazioni raccolte a ogni soggetto coinvolto nel passaggio del denaro, dal mittente al destinatario
Occhio ai bonifici in criptovalute e peer-to-peer
Le nuove norme non riguardano solo i bonifici in euro o dollari, ma anche i trasferimenti digitali, come quelli in bitcoin, stablecoin o altri asset crittografici. I crypto operatori saranno tenuti alle stesse responsabilità di una banca tradizionale, con obblighi di tracciabilità e verifica dell’identità.
Il mittente, in particolare, dovrà fare attenzione a fornire informazioni accurate, perché non basterà più l’IBAN e una causale generica. Gli errori nei dati o l’omissione di informazioni richieste potrebbero causare il blocco del bonifico o perfino l’apertura di indagini da parte delle autorità.