Una ragazzina di 14 anni è stata trovata morta nella serata di giovedì 26 giugno all’interno dell’ex fabbrica Reggiani, un edificio industriale abbandonato da anni a Bergamo, in via Legrenzi. Secondo le prime ricostruzioni, la giovane – di origine ucraina e residente in città con i nonni – sarebbe precipitata dal tetto, ma le circostanze della caduta sono ancora da accertare. La procura mantiene aperte tutte le ipotesi.
Il corpo ritrovato in una fabbrica dismessa
L’allarme è scattato poco prima delle 21, quando una chiamata al 112 ha segnalato la presenza di una persona riversa nell’area dell’edificio in disuso. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma per la giovane non c’era più nulla da fare: è stato constatato il decesso sul luogo.
A ritrovare il corpo della ragazza sono stati lo zio e un cugino, che la cercavano proprio nella zona dell’ex fabbrica, luogo che – secondo i familiari – frequentava abitualmente.
Era scomparsa da casa da due giorni
La quattordicenne risultava scomparsa dal 25 giugno. I familiari, preoccupati per la sua assenza, avevano sporto denuncia ai carabinieri di Bergamo, dando il via alle ricerche. L’area in cui è stata trovata, a ridosso del cantiere della nuova linea tranviaria, è nota da tempo come punto di ritrovo per giovani, senzatetto e writer.
Lesioni compatibili con una caduta dall’alto
Secondo una prima analisi condotta dalla polizia scientifica, il corpo della giovane presentava traumi compatibili con una caduta dal tetto della struttura. Tuttavia, non è ancora chiaro se si sia trattato di un incidente, un gesto volontario o di un evento di natura diversa. La polizia e la procura di Bergamo hanno avviato un’indagine approfondita e stanno acquisendo tutte le testimonianze disponibili.
La fabbrica Reggiani segnalata da tempo come luogo pericoloso
L’ex fabbrica Reggiani, ormai fatiscente, è stata più volte segnalata per problemi di sicurezza. Nel settembre 2023, un altro episodio simile aveva visto coinvolto un quindicenne graffitaro, rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da un lucernario. Nonostante gli appelli e le denunce, l’area resta accessibile e priva di controlli adeguati.
Presente anche la sindaca di Bergamo
Sul luogo della tragedia sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile, la polizia scientifica, i vigili del fuoco e la polizia locale. Più tardi sono arrivati anche la sindaca Elena Carnevali e l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni, per un sopralluogo e un primo confronto con le forze dell’ordine.