Una potente eruzione vulcanica ha scosso l’Est dell’Indonesia, generando una spettacolare colonna di cenere che ha raggiunto oltre 18 chilometri d’altezza. Il fenomeno, segnalato dalle autorità locali, ha avuto come epicentro il Monte Lewotobi Laki-Laki, una delle due cime del complesso vulcanico situato sull’isola di Flores, nota meta turistica dell’arcipelago indonesiano.
L’eruzione è avvenuta alle 11:05 ora locale e, secondo le prime informazioni, non ha causato danni né vittime. Tuttavia, le autorità restano in stato di massima allerta a causa del potenziale impatto sulle rotte aeree, soprattutto in vista dell’aumento dei flussi turistici nella zona.
L’Indonesia e il rischio vulcanico: un territorio sempre attivo
L’evento si è verificato solo poche settimane dopo una precedente eruzione che aveva costretto alla cancellazione di numerosi voli diretti a Bali. L’Indonesia, situata sull’anello di fuoco del Pacifico, è uno dei paesi con il maggior numero di vulcani attivi al mondo, ed episodi come questo rappresentano una minaccia costante sia per gli abitanti che per i turisti.
Il Monte Lewotobi, alto 1.584 metri, è una struttura vulcanica doppia composta dal Lewotobi Laki-Laki (“maschio”) e dal Lewotobi Perempuan (“femmina”). La sua attività viene monitorata costantemente dalle autorità vulcanologiche indonesiane, che hanno invitato la popolazione locale a mantenere la distanza di sicurezza e a non avvicinarsi all’area del cratere.
Nessuna emergenza per ora, ma la situazione è in evoluzione
Sebbene al momento non si registrino feriti o danni materiali, gli esperti non escludono nuove emissioni di cenere o ulteriori attività sismiche nei prossimi giorni. I turisti presenti sull’isola sono stati informati sui rischi e invitati a seguire le comunicazioni ufficiali delle autorità.
Il traffico aereo nella regione potrebbe subire ritardi o modifiche: l’attenzione è massima nei confronti delle rotte che collegano l’Indonesia alle principali destinazioni turistiche, tra cui Bali, Giacarta e Lombok.