Clamoroso colpo di scena nel mondo della Formula 1: Christian Horner è stato rimosso dal ruolo di team principal della Red Bull Racing, dopo oltre vent’anni di guida e un palmarès di successi senza precedenti. La decisione, giunta a sorpresa il 9 luglio 2025, è stata presa dai vertici della società austriaca, con l’approvazione dei soci di maggioranza Chalerm Yoovidhya, Mark Mateschitz e del responsabile sportivo Oliver Mintzlaff.
A subentrare alla guida del team sarà Laurent Mekies, attualmente team principal della Racing Bulls, mentre Alan Permane prenderà il suo posto nella scuderia satellite.
Le motivazioni dietro l’esonero
Il destino di Horner si è complicato per una serie di fattori interni e di risultati sportivi deludenti. Da un lato, le vicende personali emerse nel 2024 (il cosiddetto sexgate) hanno incrinato la sua posizione all’interno del team. Dall’altro, le prestazioni in calo della monoposto nel biennio 2024-2025 hanno alimentato le tensioni, soprattutto in vista di un possibile addio di Max Verstappen, unico pilastro ancora solido dopo l’uscita di scena di Adrian Newey.
Nonostante Verstappen abbia conquistato il titolo piloti nel 2024, la vettura non si è dimostrata competitiva contro una rinata McLaren. Nel 2025, Red Bull è soltanto quarta nel campionato costruttori, con Verstappen a segno in due Gran Premi, mentre i suoi compagni Liam Lawson e Yuki Tsunoda hanno raccolto appena 12 punti complessivi.
Una rivoluzione in casa Red Bull
L’allontanamento di Horner segna la fine di un’epoca per la scuderia di Milton Keynes, che sotto la sua guida ha collezionato 8 titoli mondiali piloti (4 con Sebastian Vettel, 4 con Verstappen) e 6 titoli costruttori. Era sotto contratto fino al 2030, ma l’instabilità interna ha spinto il management ad agire con decisione.
Con Mekies al comando e un possibile riassetto tecnico, il futuro di Red Bull appare più incerto che mai, soprattutto ora che anche la permanenza di Verstappen in squadra è in discussione.