Una proposta di legge firmata dall’onorevole Devis Dori, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, potrebbe segnare una svolta epocale nel riconoscimento giuridico del rapporto tra esseri umani e animali domestici. Il testo mira a introdurre un congedo lavorativo di tre giorni retribuiti per la morte di un cane o di un gatto, oltre a fino a otto ore di permesso retribuito per curarli.
Un passo avanti nella civiltà giuridica
«È una norma di civiltà», afferma Dori, che ha elaborato il testo in collaborazione con la LAV (Lega Anti Vivisezione). L’obiettivo è modificare la legge 53 del 2000, includendo anche i permessi legati agli animali d’affezione, considerati a pieno titolo membri della famiglia.
L’Italia potrebbe così diventare il primo Paese europeo ad approvare una simile disposizione, seguendo l’esempio di nazioni come Cile e Colombia, uniche finora ad aver riconosciuto giuridicamente il lutto per la perdita di un animale domestico.
Un’esigenza diffusa tra i lavoratori
Secondo Dori, sono sempre più frequenti i casi di lavoratori che, alla morte del proprio animale, si vedono costretti a utilizzare permessi non retribuiti o ferie per affrontare il dolore. «Non è giusto – spiega – che in un Paese in cui il 56% delle famiglie vive con un animale d’affezione, non ci sia alcuna tutela in questi momenti delicati».
Alcune aziende italiane già includono questo tipo di permessi nella contrattazione aziendale, segno che una sensibilità culturale esiste, ma è il legislatore a dover garantire uniformità e diritti certi.
A chi si applica la proposta
La misura si rivolge inizialmente solo a chi possiede cani o gatti registrati con microchip nella Banca Dati Nazionale (SINAC). Dori non esclude in futuro l’estensione della norma ad altri animali d’affezione, a patto che vi sia tracciabilità e riconoscimento ufficiale del legame tra proprietario e animale.
Una sfida politica e culturale
Il deputato auspica un consenso trasversale in Parlamento, anche da parte del Centrodestra, sottolineando come non si tratti di stabilire gerarchie tra animali, ma di riconoscere il valore del rapporto affettivo che lega milioni di italiani ai loro compagni a quattro zampe.
L’impegno di Alleanza Verdi e Sinistra, qualora non si riuscisse a calendarizzare la proposta in tempi brevi, è di inserire la misura nella prossima Legge di Bilancio, prevedendo le coperture economiche necessarie per sostenere l’onere previdenziale.
Con questa iniziativa, l’Italia si candida a diventare un punto di riferimento internazionale nel riconoscimento del legame emotivo tra esseri umani e animali, trasformando un’esigenza sociale in una conquista di civiltà.