È di sette bambini morti e 26 feriti il bilancio provvisorio del crollo di una scuola pubblica nello stato indiano dell’Uttarakhand, al confine con il Rajasthan. Il tragico incidente si è verificato nel distretto montuoso di Bageshwar, dove il tetto e parte delle pareti di un edificio scolastico sono collassati a causa delle violente piogge monsoniche che da settimane stanno colpendo l’Asia centrale.
Un edificio fragile e segnalato da tempo
Secondo le autorità locali, la struttura era già da tempo sotto osservazione da parte della popolazione, che ne aveva denunciato lo stato di degrado senza ottenere interventi risolutivi. “Sette bambini hanno perso la vita finora, altri 26 sono rimasti feriti”, ha dichiarato Nand Kishore, alto ufficiale della polizia del Rajasthan, confermando che le vittime si trovavano all’interno della scuola al momento del crollo.
Piogge monsoniche sempre più devastanti
Le precipitazioni torrenziali che hanno colpito il nord dell’India fanno parte di un’ondata di maltempo che ha già provocato migliaia di vittime tra India, Pakistan e Cina. Il crollo è l’ennesimo segnale della fragilità delle infrastrutture scolastiche in molte aree rurali, dove gli edifici non sono in grado di resistere agli eventi climatici estremi.
Soccorsi complessi per via dell’area isolata
Le squadre di emergenza hanno dovuto affrontare gravi difficoltà logistiche per raggiungere la zona del disastro. L’edificio scolastico si trova in un’area remota, difficilmente accessibile e densamente popolata, al confine con il Tibet. I soccorritori, supportati da volontari locali, hanno lavorato senza sosta per estrarre i bambini rimasti intrappolati, mentre le famiglie si sono radunate disperate intorno alle macerie in attesa di notizie.
Il dramma delle scuole non sicure
L’incidente riaccende il dibattito sulle condizioni di sicurezza nelle scuole indiane, soprattutto nelle regioni montane, dove la mancanza di manutenzione strutturale può trasformare edifici scolastici in trappole mortali. Le autorità hanno annunciato indagini urgenti e promesso interventi, ma il senso di abbandono resta forte tra gli abitanti del villaggio.