Dal mese di agosto 2025, la possibilità di trasmettere in diretta su Instagram sarà riservata solo ad alcuni profili. Per poter accedere alla funzione Live, gli utenti dovranno rispettare due requisiti minimi: avere un account pubblico e almeno 1.000 follower. Una vera e propria svolta per la piattaforma di proprietà di Meta, che finora aveva permesso a chiunque di accendere la fotocamera e interagire in tempo reale con i propri follower.
Chi non soddisfa i nuovi criteri riceverà un messaggio chiaro: “Abbiamo modificato i requisiti per usare questa funzione. Solo gli account pubblici con almeno 1.000 follower possono creare video in diretta.”
Una stretta che colpisce i piccoli creator
Le nuove regole stanno già suscitando malumore tra gli utenti, in particolare tra i creator emergenti, che vedono svanire uno degli strumenti più utili per farsi conoscere e interagire con la propria community. In molti lamentano una decisione che rischia di tagliare fuori chi è ancora in fase di crescita o sperimentazione.
Instagram segue la linea di TikTok: prima il pubblico, poi i contenuti
La scelta di Instagram non è isolata: piattaforme come TikTok prevedono già requisiti simili per l’accesso alle dirette. A differenza di YouTube, che consente le live anche con 50 iscritti, Instagram sembra puntare su una strategia selettiva: solo chi ha un pubblico solido può parlare in tempo reale.
Il rischio? Una perdita di spontaneità. Le dirette, spesso improvvisate, erano uno degli ultimi spazi informali del social, accessibili a tutti, indipendentemente dalla notorietà. Ora si profila una distinzione netta tra chi “conta” e chi no.
Più controllo e meno accesso: l’evoluzione dei social
Secondo Instagram, l’obiettivo della nuova policy è migliorare l’esperienza delle Live, offrendo contenuti di maggiore qualità. Ma dietro questa mossa c’è anche una motivazione tecnica ed economica: le dirette richiedono consumo di banda, server e moderazione. Limitare la funzione ai profili più seguiti consente a Meta di ottimizzare le risorse.
Il risultato è chiaro: i social stanno diventando piattaforme sempre più professionali, con dinamiche simili a quelle dell’industria dell’intrattenimento. Non basta più avere qualcosa da dire, ora serve un pubblico certificato per poterlo fare.
Una svolta per creator, aziende e community digitali
Questa trasformazione impatta non solo sugli influencer, ma anche su piccole aziende, musicisti, attivisti e chiunque utilizzi Instagram per comunicare. La direzione è netta: meno accesso libero, più controllo sulla visibilità.