Domenica 5 ottobre, una violenta perturbazione ha colpito l’intera fascia costiera della Romagna, con mareggiate di eccezionale intensità e raffiche di vento fino a 80 km/h che hanno causato allagamenti, caduta di alberi e gravi disagi in diverse località balneari.
A partire dalle prime ore del mattino, i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi, sia nell’entroterra sia lungo la costa, con situazioni critiche in città come Rimini, Riccione, Milano Marittima, Cervia e Cesenatico.
Cesenatico, disabile bloccata salvata dai pompieri
Tra gli episodi più gravi, il salvataggio di una donna disabile rimasta intrappolata all’interno di uno stabilimento balneare a Cesenatico, sommerso da un’improvvisa ondata di marea. La donna è stata tratta in salvo grazie all’intervento dei pompieri, che l’hanno portata via a braccia attraverso l’acqua alta.
A Cesenatico si sono registrati i danni più significativi, con strade, abitazioni e attività commerciali completamente invase dall’acqua salmastra.
Danni su tutta la costa: stabilimenti, ristoranti e porti allagati
Le mareggiate hanno devastato anche il porto di Rimini, completamente sommerso, e causato allagamenti in locali, bar e ristoranti lungo tutto il litorale. Particolarmente colpita la zona dei Lidi ravennati, dove l’acqua ha invaso anche le carreggiate stradali.
Nell’entroterra, i vigili del fuoco sono intervenuti per frane e smottamenti in collina, oltre che per rimuovere alberi caduti che ostruivano le strade provinciali. In provincia di Forlì-Cesena, si contano oltre 30 interventi solo nella giornata di domenica.
L’appello dei sindaci: evitare zone a rischio
A fronte della situazione di emergenza, i sindaci delle località costiere hanno invitato i cittadini a evitare parchi, pinete e banchine. A Cervia, il primo cittadino ha sconsigliato l’accesso a spiagge e seminterrati nelle aree più esposte all’innalzamento del mare.