Nel Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) approvato dal Consiglio dei ministri il 2 ottobre 2025, è stata confermata per il prossimo anno l’integrazione al reddito mensile di 40 euro destinata alle madri lavoratrici con almeno due figli. La misura, introdotta con la Legge di bilancio 2025, sarà mantenuta anche nel 2026 e potrebbe essere potenziata per favorire l’occupazione femminile e contrastare il calo delle nascite.
A chi spetta il bonus da 40 euro al mese
L’integrazione è riconosciuta alle donne lavoratrici con reddito da lavoro fino a 40.000 euro annui e consiste in 40 euro per ogni mese o frazione di mese lavorato, erogati in un’unica soluzione entro fine anno.
Hanno diritto al bonus:
- Lavoratrici dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato
- Autonome e libere professioniste
- Madri con almeno due figli fino al decimo anno di età del più piccolo
Sono escluse le lavoratrici domestiche.
Bonus esteso per le madri con tre o più figli
Per le madri con almeno tre figli, il bonus resta valido fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo. Inoltre, in caso di contratto a tempo indeterminato, queste lavoratrici potranno usufruire anche dell’esonero contributivo previdenziale fino a 3.000 euro annui, prorogato fino a tutto il 2026.
Come fare domanda all’INPS
La richiesta va presentata telematicamente sul sito dell’INPS, accedendo tramite:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- CIE (Carta d’identità elettronica)
- CNS (Carta nazionale dei servizi)
Il bonus non concorre alla formazione del reddito e risulta esente da imposte.
Verso nuove misure per le famiglie
Oltre al bonus mamme, il governo sta valutando ulteriori interventi nella Legge di bilancio 2026:
- Estensione del congedo parentale all’80% per tre mesi
- Aiuti alle giovani coppie tramite il nuovo Piano Casa
- Bonus nuovi nati da 1.000 euro una tantum con ISEE minorenni sotto i 40.000 euro
- Incentivi per attività extrascolastiche con il Fondo Dote per la Famiglia