India e Pakistan sull’orlo del conflitto. Secondo fonti ufficiali pakistane, l’intelligence di Islamabad avrebbe ricevuto informazioni credibili su un imminente attacco militare indiano previsto nelle prossime 24-36 ore. L’operazione sarebbe, secondo i vertici del governo pakistano, una rappresaglia per l’attentato di Pahalgam, in cui 26 civili hanno perso la vita.
Il ministro dell’Informazione Attaullah Tarar ha dichiarato che Nuova Delhi userà “accuse infondate” come pretesto per colpire. Il ministro degli Esteri Ishaq Dar ha ribadito che il Pakistan non sarà il primo a sparare, ma risponderà duramente a ogni aggressione.
La tensione cresce lungo la Linea di Controllo
Nelle ultime ore si sono moltiplicati gli scontri armati lungo la Linea di Controllo che divide il Kashmir tra i due Stati. L’India ha anche ordinato ai propri cittadini di lasciare il Pakistan, segnale inequivocabile dell’aumento del rischio bellico. Secondo fonti interne riportate dall’Associated Press, il primo ministro indiano Narendra Modi ha autorizzato l’esercito a decidere tempi e modalità dell’azione militare.
Il gruppo “Resistenza del Kashmir”, finora sconosciuto, ha rivendicato l’attacco di Pahalgam. Nuova Delhi punta il dito contro il presunto sostegno del Pakistan ai militanti nella regione, accusa che Islamabad nega fermamente.
I segnali che fanno temere uno scontro diretto
Secondo fonti pakistane, nella notte l’esercito indiano avrebbe violato il cessate il fuoco nel settore di Mandal, aprendo il fuoco con artiglieria pesante. Il Pakistan avrebbe risposto con una controffensiva, aumentando il rischio di un’escalation fuori controllo.
L’intelligence teme ora che il conflitto possa degenerare in uno scontro nucleare, considerando che entrambi i Paesi possiedono arsenali atomici. Islamabad ha chiesto una commissione internazionale indipendente per indagare sull’attacco, sottolineando il proprio impegno contro il terrorismo.
Appelli internazionali alla calma
Gli Stati Uniti e la Cina sono intervenuti invitando entrambe le parti a non alimentare la crisi. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avvertito che un conflitto non gioverebbe a nessuno e minerebbe la stabilità dell’intera regione asiatica.
Il mondo guarda con crescente preoccupazione al confine indo-pakistano, dove ogni ora può fare la differenza tra la diplomazia e un nuovo conflitto devastante.