Un colpo durissimo per Perrier, tra i marchi di acqua più famosi al mondo, che si trova al centro di una crisi senza precedenti. Il 28 aprile 2025, le autorità francesi hanno disposto il ritiro immediato di 300.000 bottiglie dai supermercati a seguito della rilevazione di enterobatteri patogeni nei processi produttivi. Una scoperta che scuote la fiducia dei consumatori e mette in discussione la storica reputazione dell’azienda, da sempre simbolo di qualità e purezza.
Un ritiro globale che scuote la fiducia dei consumatori
Il richiamo ha avuto un impatto immediato sul mercato. Nestlé, proprietaria del marchio, ha sospeso tutte le spedizioni, compresi i formati più piccoli, nel tentativo di contenere la crisi sanitaria e d’immagine. Il problema, però, sembra andare ben oltre una semplice contaminazione temporanea.
Perrier non è più “acqua minerale naturale”
Oltre al richiamo, un nuovo colpo è arrivato con la revoca ufficiale dell’etichetta di “acqua minerale naturale”. Un’analisi idrogeologica commissionata dal Ministero della Salute francese ha rivelato che nessuna delle fonti utilizzate da Perrier risponde più ai requisiti di legge in termini di purezza e caratteristiche naturali. Le anomalie nei pozzi di captazione e i trattamenti non autorizzati hanno portato le autorità a imporre modifiche immediate alla classificazione del prodotto.
Un deterioramento segnalato già nel 2024
I segnali d’allarme non sono nuovi. Già nel 2024, l’ARS Occitanie – l’Agenzia Regionale della Salute – aveva segnalato un progressivo deterioramento della qualità dell’acqua, richiedendo un primo blocco della produzione. In quella fase furono distrutte due milioni di bottiglie, ma le misure correttive evidentemente non sono bastate. Il rischio sanitario ha ora raggiunto livelli tali da richiedere interventi drastici e urgenti.
Il destino del marchio nelle mani del prefetto
Il futuro dello storico brand è ora nelle mani di Jérôme Bonet, prefetto del Gard, che dovrà decidere se disporre la chiusura definitiva dei pozzi. Una decisione che potrebbe sancire la fine di Perrier come acqua minerale e aprire un importante dibattito sulle responsabilità ambientali e alimentari delle grandi multinazionali.
La crisi Perrier si impone così come uno dei casi più emblematici degli ultimi anni in tema di sicurezza alimentare, con ripercussioni che potrebbero ridisegnare le regole della fiducia tra aziende e consumatori.