Giorgio Armani, uno dei più grandi protagonisti della moda mondiale, è morto oggi, giovedì 4 settembre, all’età di 91 anni. La camera ardente sarà aperta a Milano il 6 e 7 settembre, mentre i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
Re Giorgio, l’icona della moda internazionale
Soprannominato “Re Giorgio” dalla stampa inglese già nel 1975, Armani ha sempre affrontato quel titolo con ironia e leggerezza: «È vecchio di vent’anni e mi piace, ma spero che non finiscano per chiamarmi Sua Santità». Più che santo, Armani è stato un gigante del Made in Italy, capace di rivoluzionare l’eleganza femminile e maschile, emancipando le donne in carriera e liberando gli uomini da una formalità troppo rigida.
Il signor Armani e lo stile milanese
Rispettato e ammirato in tutto il mondo, il “signor Armani” rappresentava al meglio lo stile e la milanesità. In una delle sue interviste più celebri dichiarò: «Moda e stile sono la mia urgenza espressiva, il mio lavoro e un magnifico mezzo per raccontarsi». La sua immagine era diventata iconica tanto quanto le sue creazioni: per decenni indossò la stessa “divisa”, fatta di pantaloni scuri e maglietta girocollo blu, simbolo di sobrietà e coerenza.
Un’eredità senza tempo
Con la sua visione discreta ed elegante, Giorgio Armani ha costruito un impero capace di incarnare l’essenza dell’eleganza italiana. La sua eredità rimane incisa nella storia della moda e nella cultura internazionale, rendendolo una figura senza tempo, destinata a ispirare ancora generazioni di stilisti e appassionati.