Nel 2025 arriva un nuovo bonus da 480 euro dedicato alle madri lavoratrici con redditi annui fino a 40.000 euro. La misura, inserita nel decreto omnibus approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 giugno, sostituisce l’esonero contributivo previsto in precedenza con un’erogazione economica diretta da parte dell’Inps. Per finanziare l’intervento, sono stati stanziati ulteriori 180 milioni di euro, portando la dotazione complessiva a 480 milioni.
Chi può richiedere il bonus
La nuova misura è destinata a:
- Madri di due figli, fino al compimento del decimo anno del secondogenito;
- Madri con più di due figli, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.
In entrambi i casi, è necessario essere occupate in attività lavorativa (ad esclusione del lavoro domestico) e non avere un contratto a tempo indeterminato, oppure ricevere il contributo solo per i mesi non coperti da tale tipologia contrattuale.
Il contributo massimo previsto è di 480 euro, pari a 40 euro per ogni mese lavorato nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2025. L’erogazione avverrà in un’unica tranche a dicembre, come somma non imponibile ai fini fiscali e contributivi.
Serve il decreto attuativo
Nonostante l’approvazione della misura, non è ancora possibile fare domanda: si attende infatti il decreto attuativo firmato dal ministro del Lavoro, di concerto con il Mef. Solo dopo l’adozione del provvedimento, l’Inps fornirà le istruzioni operative per accedere al bonus.
Cosa succede nel 2026
Dal 2026, si tornerà alla formula dell’esonero contributivo parziale per le lavoratrici madri, sia dipendenti che autonome, con reddito annuo fino a 40.000 euro. Il beneficio sarà riconosciuto fino al decimo anno del figlio più piccolo per le madri di due figli, e fino al diciottesimo per quelle con almeno tre figli. Lo stanziamento previsto per il 2026 è di 300 milioni di euro.
Confermati gli sgravi per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato
Resta in vigore fino al 2026 anche l’esonero totale dei contributi previdenziali per le madri con contratto a tempo indeterminato (escluso il lavoro domestico):
- Per chi ha tre o più figli, l’esonero vale fino al diciottesimo anno del più piccolo;
- In via sperimentale, anche per chi ha due figli, l’agevolazione vale fino al decimo anno del secondogenito.
Il beneficio può arrivare fino a 3.000 euro annui ed è attivabile su richiesta della lavoratrice al proprio datore di lavoro.
Misure previste ma ancora in sospeso
Infine, la legge di Bilancio 2025 ha previsto ulteriori sgravi parziali per tutte le lavoratrici madri con contratto a tempo (determinato o indeterminato) e per le autonome, sempre con redditi entro i 40.000 euro annui. Tuttavia, in assenza del relativo decreto attuativo, queste disposizioni non sono ancora operative.