È una vera e propria emergenza quella scoppiata in Francia, dove il Ministero dei Trasporti ha ordinato il richiamo immediato di 2,5 milioni di veicoli equipaggiati con airbag Takata, marchio giapponese fallito nel 2017, già al centro di uno degli scandali industriali più gravi della storia dell’automotive.
Il provvedimento arriva dopo l’ultimo tragico incidente avvenuto a Reims: una donna di 37 anni è morta in seguito all’esplosione del suo airbag, che ha rilasciato schegge metalliche all’interno dell’abitacolo. Un evento che ha riacceso i riflettori su dispositivi difettosi già responsabili di almeno 35 vittime nel mondo e centinaia di feriti.
Come funzionano gli airbag Takata
Gli airbag coinvolti utilizzano nitrato di ammonio come agente gonfiante. Il problema? Con l’umidità e il caldo, il composto chimico può degradarsi, provocando esplosioni incontrollate che trasformano i dispositivi di sicurezza in vere e proprie bombe interne all’abitacolo.
Questi airbag sono stati installati su veicoli di numerosi marchi, tra cui Citroën, Peugeot, Honda, BMW, Toyota, Nissan e altri. Alcuni casi sono stati registrati negli Stati Uniti già a partire dal 2008, ma in Europa l’allerta è esplosa solo negli ultimi due anni.
Maxi richiamo esteso a 2,5 milioni di veicoli
Il ministro Philippe Tabarot ha firmato l’ordinanza martedì 24 giugno: “Stop immediato alla circolazione” per tutte le vetture con airbag Takata, comprese quelle immatricolate prima del 2011. Si parla di 1,7 milioni di auto soggette a fermo obbligatorio (“stop drive”), mentre le restanti dovranno comunque essere sottoposte a verifica e sostituzione del componente difettoso.
Il richiamo riguarda l’intero territorio francese, inclusi Corsica e territori d’oltremare, e tutti i marchi automobilistici coinvolti. I proprietari riceveranno un avviso e potranno accedere a veicoli sostitutivi gratuiti fino alla riparazione.
Stellantis e Citroën: “Agiremo con massima trasparenza”
Il gruppo Stellantis, produttore dei modelli Citroën C3 e DS3 interessati dal richiamo, ha dichiarato di essere impegnato a gestire l’emergenza con rapidità e chiarezza, offrendo piena collaborazione alle autorità e assistenza ai clienti coinvolti.
Nel frattempo, avvocati e familiari delle vittime si sono incontrati a Parigi per avviare un’azione legale collettiva. “Il ritmo degli incidenti sta aumentando – ha dichiarato l’avvocato Charles-Henri Coppet – da gennaio 2025 c’è stato un morto ogni due mesi. Se non si interviene subito, ci saranno altre vittime”.
Controlla il tuo veicolo: come sapere se sei a rischio
Se hai acquistato un’auto immatricolata prima del 2014 o sospetti la presenza di un airbag Takata, puoi:
- Verificare il numero di telaio sul sito ufficiale della casa automobilistica
- Contattare il servizio clienti del produttore
- Prenotare un controllo gratuito presso un centro autorizzato
Non sottovalutare il pericolo: anche se l’airbag non ha mai dato problemi, il rischio può aumentare col tempo, soprattutto in estate.