L’Italia si prepara ad affrontare una fase di maltempo intenso, con due cicloni in rapida successione che colpiranno il territorio nazionale tra il 20 e il 25 maggio 2025. Le condizioni meteorologiche saranno fortemente condizionate da un complesso scenario barico europeo, che vede il nostro Paese esposto a una doppia offensiva perturbata.
Martedì 20 maggio: primo ciclone in arrivo dall’Iberia
Il primo attacco arriverà da Ovest, con un vortice ciclonico proveniente dalla Spagna. Spinto da correnti occidentali in quota, raggiungerà l’Italia nella giornata di martedì, interessando soprattutto le regioni del Nord con piogge diffuse e intense, mentre al Centro e in Sardegna i fenomeni saranno più irregolari ma comunque significativi.
Secondo ciclone in arrivo: origine artica, effetti esplosivi
Archiviata la prima ondata, l’Italia dovrà affrontare un secondo ciclone, questa volta di origine artica, che entrerà in scena tra giovedì 22 e domenica 25 maggio. Il sistema depressionario, alimentato da aria fredda in quota e da un elevato tasso di umidità al suolo, colpirà in maniera più diretta il Centro-Sud, con possibili nubifragi, forti temporali e un netto calo delle temperature.
Weekend sotto assedio: rischio meteo elevato
Il fine settimana del 25 maggio si preannuncia critico, con instabilità diffusa e fenomeni anche violenti su gran parte del territorio nazionale. Le regioni meridionali e le aree interne dell’Italia centrale saranno particolarmente esposte. L’interazione tra masse d’aria contrastanti potrebbe innescare eventi estremi, con ripercussioni su viabilità, agricoltura e protezione civile.
Un maggio senza pace: l’estate resta lontana
Il ritorno dei cicloni sul Mediterraneo segna l’ennesimo stop all’anticiclone africano e rimanda ancora l’arrivo dell’estate. La primavera 2025 si conferma instabile e turbolenta, con una circolazione atmosferica che continua a favorire le perturbazioni fredde e piovose.
Cosa fare: monitorare e proteggersi
Si raccomanda ai cittadini di seguire costantemente gli aggiornamenti meteo, consultare fonti ufficiali e adottare le necessarie precauzioni in caso di spostamenti o attività all’aperto. L’evoluzione potrebbe ancora subire variazioni, ma la tendenza al peggioramento è confermata.