La Legge di Bilancio attesa per il prossimo anno prevede diverse iniziative in favore delle famiglie, con l’obiettivo di sostenere la natalità. Tra le principali misure, si trova l’Assegno Unico Universale, che negli ultimi anni ha supportato circa 9,6 milioni di bambini. L’esecutivo sta vagliando nuove ipotesi per ampliare i benefici, tra cui la possibilità di escludere alcune voci di spesa dal reddito ISEE, il che comporterebbe un aumento delle somme erogate dall’INPS a partire dal 2025.
Come funziona attualmente l’assegno unico
L’Assegno Unico Universale è una forma di sostegno economico che viene attribuito alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni, purché si rispettino alcune condizioni. Per i figli disabili, l’aiuto non ha limiti di età. La sua natura universale permette alle famiglie di richiederlo anche senza presentare l’ISEE, o con un ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro, in cui vengono riconosciuti gli importi minimi.
I dati dell’INPS mostrano che oltre 6 milioni di nuclei familiari stanno attualmente beneficiando dell’assegno unico, raggiungendo così circa 9,5 milioni di bambini.
Come vengono calcolati gli importi
Gli importi dell’assegno sono stabiliti in base all’ISEE della famiglia, all’età dei figli e ad altri fattori. La cifra massima per ciascun figlio minore, con un ISEE fino a 17.090,61 euro, è di 199,4 euro. Se non si presenta l’ISEE o se questo supera i 45.574,96 euro, l’importo minimo scende a 57 euro per ogni figlio minore.
Pagamenti di ottobre
Per quanto riguarda il calendario dei pagamenti INPS del mese di ottobre, l’accredito dell’assegno mensile è previsto tra il 16 e il 18 ottobre. Questi pagamenti si riferiscono alle rate delle prestazioni già in corso che non hanno subito variazioni. La prima rata dell’assegno unico viene generalmente accreditata nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nello stesso periodo, vengono corrisposte anche eventuali somme dovute a conguagli, sia a credito che a debito.