Tra le truffe più diffuse ai danni degli automobilisti spicca la truffa del parcheggio a pagamento, una pratica che può causare danni economici e disagi. I malintenzionati sfruttano l’apparente normalità della sosta in garage per mettere in atto un raggiro ben congegnato. Scopriamo come funziona e quali accorgimenti adottare per evitarla.
Come funziona la truffa del parcheggio
Il meccanismo della truffa è tanto semplice quanto efficace. All’arrivo in un garage privato, il gestore potrebbe chiedere: “Quanto tempo si ferma?”. Questa domanda, in apparenza innocua, ha in realtà un obiettivo preciso: capire per quanto tempo l’auto resterà incustodita.
Se il proprietario si allontana per diverse ore, i truffatori possono approfittarne per:
- Sostituire componenti dell’auto, come pneumatici, batteria o parti elettroniche, con pezzi usurati o difettosi.
- Spostare il veicolo in zone non autorizzate, come marciapiedi o aree a traffico limitato, esponendo il proprietario al rischio di multe o rimozione forzata.
Il proprietario, nella maggior parte dei casi, non si accorge immediatamente del danno, rendendo difficile qualsiasi contestazione.
Quanto guadagnano i truffatori?
Questa pratica illecita è particolarmente redditizia. I pezzi originali sottratti dalle auto vengono rivenduti a prezzi elevati, mentre i componenti di scarso valore installati sui veicoli truffati possono compromettere sicurezza e prestazioni. Il guadagno per singolo veicolo può superare le centinaia di euro, e se il raggiro viene ripetuto su più auto al giorno, si trasforma in un vero e proprio business criminale.
Come difendersi dalla truffa del parcheggio
Per evitare di cadere vittima di questa frode, è possibile adottare alcuni accorgimenti:
- Non dichiarare il tempo di sosta: risposte vaghe come “Non so, forse poco” possono scoraggiare i truffatori.
- Controllare l’auto al ritiro: verificare pneumatici, batteria e segni di manomissione prima di lasciare il garage.
- Scegliere parcheggi di fiducia: affidarsi a garage con recensioni positive e una buona reputazione.
- Utilizzare un localizzatore GPS: utile per monitorare eventuali spostamenti non autorizzati del veicolo.
- Preferire pagamenti tracciabili: pagare con carta di credito o bancomat rende più difficile per i truffatori negare eventuali responsabilità.
Inoltre, è sempre consigliabile prestare attenzione a segnali sospetti, come insistenza eccessiva del gestore nel chiedere la durata della sosta o comportamenti evasivi sulle modalità di parcheggio.
La truffa del parcheggio è una minaccia concreta per gli automobilisti, ma con le giuste strategie di prevenzione è possibile proteggersi.