Le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez si faranno, ma con un cambio di rotta strategico. Per ragioni di sicurezza e riservatezza, l’intera macchina organizzativa del matrimonio del fondatore di Amazon ha subito un’importante revisione: niente maxi-yacht “Koru” in laguna e location dell’evento spostata all’Arsenale, nel cuore di Venezia.
Addio al “Koru”: lo yacht resta in Croazia
Non approderà mai a Venezia il celebre yacht “Koru”, lungo 130 metri e dal valore stimato di oltre 500 milioni di dollari. Insieme a lui resterà fuori dalla scena anche l’Abeona, nave appoggio da 75 metri, entrambe troppo riconoscibili e visibili per garantire la privacy necessaria all’evento. Le due imbarcazioni, infatti, sono rimaste in acque croate, scelta interpretata come una misura preventiva in seguito alla crescente attenzione mediatica e alle proteste annunciate in città.
Cambio di location: la festa si sposta all’Arsenale
La festa principale, inizialmente prevista per sabato 28 giugno alla Scuola Grande della Misericordia, verrà invece trasferita all’Arsenale, un luogo altrettanto scenografico ma più isolato e facilmente controllabile. Il motivo? Le proteste annunciate dagli attivisti “no Bezos”, che avevano già diffuso volantini e locandine in tutta Venezia annunciando cortei di disturbo proprio in quella zona.
All’Arsenale, invece, sarà possibile garantire un perimetro di sicurezza più ampio e impedire intrusioni, con forze dell’ordine e sicurezza privata pronte a blindare l’evento.
Vip, miliardari e famiglia Trump tra gli invitati
Nonostante le misure rafforzate, la festa dovrebbe svolgersi regolarmente e con un parterre da capogiro: star di Hollywood, magnati del calibro di Bezos e membri della famiglia Trump sono attesi per un matrimonio che, nonostante le polemiche, si preannuncia tra i più esclusivi e blindati dell’anno.
Proteste in fermento
Gli attivisti “no Bezos” non sembrano intenzionati a rinunciare. Il cambio di sede non ha placato le intenzioni dei manifestanti, che promettono azioni visibili in tutta la città per contestare la presenza del miliardario americano a Venezia. E la tensione cresce, a pochi giorni dal sì.