In un periodo segnato dall’aumento del costo della vita, arriva un’importante misura fiscale a favore dei lavoratori domestici. Il governo ha introdotto un’iniziativa che consente di ottenere un rimborso IRPEF fino a 1.200 euro, da accreditare direttamente sul conto corrente del beneficiario. Ma attenzione: la domanda va presentata entro tre giorni, rendendo l’opportunità limitata e urgente.
Chi può richiedere il Bonus 1 maggio
Contrariamente a quanto si possa pensare, il Bonus 1 maggio non è un contributo diretto, ma un rimborso fiscale legato alla dichiarazione dei redditi. È rivolto in modo specifico a colf, badanti, babysitter e lavoratori domestici in generale, che per legge devono presentare in autonomia il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche (PF), non avendo un datore di lavoro come sostituto d’imposta.
Perché il rimborso può arrivare a 1.200 euro
Il credito d’imposta si genera combinando due elementi:
- Il trattamento integrativo di 1.200 euro (ex Bonus Renzi), previsto per chi ha un reddito annuo fino a 15.000 euro,
- Le detrazioni per lavoro dipendente, che possono arrivare fino a 1.955 euro.
Se il credito calcolato supera le imposte da versare, l’importo eccedente viene rimborsato in denaro sul conto corrente.
Come richiedere il bonus: i passaggi chiave
Anche se l’iniziativa rientra nelle procedure ordinarie della dichiarazione dei redditi, è importante non sottovalutare le scadenze temporali imposte dall’Agenzia delle Entrate. Ecco cosa fare subito:
- Controlla il 730 precompilato: accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate e verifica la disponibilità del tuo modello 730.
- Verifica i dati: assicurati che i redditi e le detrazioni siano corretti, per evitare errori che possano compromettere il rimborso.
- Invia la dichiarazione: puoi farlo tramite CAF, commercialista o in autonomia con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE).
Un’occasione da non perdere per i lavoratori domestici
Molti lavoratori domestici ignorano questa possibilità, rinunciando inconsapevolmente a un rimborso che può superare i 1.000 euro. Spesso il timore di complicazioni burocratiche scoraggia la presentazione della dichiarazione dei redditi, ma essere proattivi significa anche difendere i propri diritti.
In un momento storico in cui l’inflazione incide pesantemente sui bilanci familiari, ogni forma di sostegno economico può fare la differenza. Informarsi, agire in tempo e presentare correttamente la documentazione sono passaggi fondamentali per ottenere il rimborso fiscale previsto.