Lo sconto automatico sulla Tari per le famiglie con reddito basso diventa finalmente realtà. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Dpcm n. 24/2025, che definisce le modalità di applicazione dell’agevolazione. Il beneficio prevede un taglio del 25% sulla tassa sui rifiuti, destinato ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.350 euro. Per le famiglie numerose, con almeno quattro figli, la soglia sale a 20mila euro. Tuttavia, per l’attivazione effettiva, manca ancora un ultimo passaggio: l’intervento dell’Autorità per l’energia (Arera), che dovrà disciplinare la trasmissione dei dati tra INPS e Comuni per rendere lo sconto completamente automatico.
Un’agevolazione attesa da anni
L’idea dello sconto Tari per le famiglie in difficoltà è nata con il decreto legge n. 124/2019, varato dal Governo Conte. Tuttavia, nonostante la previsione di un decreto attuativo entro quattro mesi, l’attuazione è arrivata solo ora, nel 2025. L’obiettivo della misura è garantire tariffe agevolate per il servizio di gestione rifiuti a chi si trova in condizioni economiche svantaggiate, riprendendo il modello del bonus sociale per luce e gas.
Chi può beneficiare dello sconto Tari
Il bonus Tari sarà riconosciuto a un’unica fornitura di gestione dei rifiuti urbani per nucleo familiare. Il criterio per l’accesso è l’ISEE in corso di validità, con soglie fissate a 9.350 euro e 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Questi limiti saranno aggiornati ogni tre anni dall’Arera.
L’agevolazione sarà coperta da una componente perequativa, applicata all’intera utenza domestica e non domestica, garantendo che il gettito complessivo della Tari sostenga anche questi sconti.
Quando e come verrà applicato lo sconto
Lo sconto Tari del 25% sarà riconosciuto automaticamente a partire da gennaio 2025 agli utenti che rientrano nei requisiti di reddito. Non sarà necessario presentare alcuna richiesta: basterà avere un ISEE 2025 valido.
Tuttavia, affinché il meccanismo sia effettivo, è indispensabile la regolamentazione dello scambio di dati tra INPS e Comuni, sotto la supervisione dell’Arera e del Garante della Privacy. Una volta approvato questo passaggio, i Comuni e i gestori del servizio rifiuti potranno applicare lo sconto senza alcun ulteriore adempimento da parte dei cittadini.
Grazie a questa misura, migliaia di famiglie in difficoltà potranno beneficiare di un alleggerimento della tassa sui rifiuti, senza procedure burocratiche aggiuntive, favorendo maggiore equità fiscale nel sistema della Tari.