Con la pubblicazione del cedolino pensione di maggio nell’area personale di MyINPS, molti pensionati italiani scoprono una sgradita novità: l’assegno mensile sarà più basso rispetto ai mesi precedenti. Il pagamento delle pensioni è previsto per venerdì 2 maggio, ma per numerosi beneficiari ci sarà una diminuzione fino a 80 euro, già anticipata dal cedolino di aprile.
Le nuove regole fiscali tagliano le detrazioni
Alla base di questo taglio c’è la legge di Bilancio 2025, che ha eliminato diverse detrazioni fiscali per i carichi di famiglia, incidendo direttamente sul calcolo delle pensioni nette. Tra i cambiamenti più incisivi figura l’abolizione della detrazione per figli a carico con più di 30 anni, misura che colpisce in particolare le famiglie con figli adulti ancora economicamente dipendenti dai genitori pensionati.
Fino allo scorso anno, la normativa permetteva una detrazione annuale fino a 950 euro per ciascun figlio, equivalente a circa 80 euro al mese. La rimozione di questo beneficio rappresenta un duro colpo per molti nuclei familiari.
Stop anche alle detrazioni per altri familiari
La stretta fiscale non si ferma qui: sono state cancellate anche le detrazioni per altri familiari a carico, come fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore. Rimangono solo le detrazioni per gli ascendenti conviventi (come i genitori), ma anch’esse soggette a limiti reddituali e da suddividere tra più familiari aventi diritto.
Il taglio di queste agevolazioni fiscali, che potevano arrivare fino a 750 euro annui (circa 62 euro al mese), pesa notevolmente sulle finanze dei pensionati, molti dei quali vivono con redditi modesti e rappresentano l’unico sostegno per l’intero nucleo familiare.
Maggiore vulnerabilità per le famiglie a basso reddito
L’eliminazione delle detrazioni per carichi familiari aggrava ulteriormente la condizione economica di tanti pensionati, specialmente in un momento in cui la disoccupazione giovanile costringe molti figli adulti a rimanere a carico dei genitori.
Questi cambiamenti non solo riducono la disponibilità economica mensile, ma evidenziano anche un problema più ampio: la mancanza di un adeguato supporto fiscale alle famiglie. In un contesto di crescente precarietà economica, il rischio di vulnerabilità sociale aumenta significativamente.
Urgente un intervento governativo
Alla luce di queste difficoltà, si fa sempre più urgente una revisione delle politiche fiscali a tutela dei pensionati. È fondamentale che il governo consideri misure di sostegno mirato per proteggere le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani che vivono con redditi bassi e sostengono economicamente i familiari.
Nel frattempo, i pensionati sono chiamati a una maggiore attenzione nella gestione del bilancio familiare, valutando possibili soluzioni integrative come piccoli lavori occasionali o l’accesso a programmi di assistenza sociale locali.