Un gioco finito in tragedia. Un bambino di 11 anni è morto a Houston, in Texas, dopo essere stato colpito alla schiena da un proiettile mentre partecipava a una sfida. Il giovane stava giocando con alcuni amici al “ding dong ditching”, la challenge che consiste nel bussare a una porta e scappare prima che venga aperta. A sparare sarebbe stato un uomo di mezza età, ora al centro delle indagini della polizia.
Una sparatoria dietro un gioco virale
La tragedia è avvenuta sabato sera. Il piccolo si era unito a un gruppo di coetanei per una sfida registrata con lo smartphone, ma mentre correva via dopo aver bussato a una porta, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco. Trasportato in ospedale in condizioni critiche, è morto domenica, nonostante i tentativi dei medici.
Un uomo interrogato, ma non ancora accusato
Secondo quanto riportato, l’uomo sospettato di aver sparato è stato interrogato e poi rilasciato, in attesa di ulteriori sviluppi. Le autorità escludono la legittima difesa, poiché il colpo è stato esploso quando il bambino era già lontano dall’abitazione. L’accusa formale di omicidio potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Intanto, nella sua casa sono state rinvenute diverse armi da fuoco.
Challenge pericolosa: l’allarme delle autorità
Il caso ha riacceso l’allarme sulle challenge virali, alcune delle quali si stanno rivelando altamente pericolose. La “bussa e scappa” è solo l’ultima di una serie di sfide finite nel sangue: a maggio, un episodio simile ha causato la morte di un 18enne, mentre a luglio, un altro uomo in Texas ha sparato più volte contro un’auto coinvolta nello stesso tipo di scherzo.
Le forze dell’ordine, non solo a Houston, invitano genitori e giovani a evitare sfide potenzialmente rischiose, sottolineando quanto la viralità sui social non valga mai la vita di una persona.