Un neonato di appena tre mesi è in gravi condizioni dopo essere caduto nel fiume Dora Riparia a Torino, all’altezza del lungo Dora Firenze, nei pressi del Campus universitario Luigi Einaudi. L’incidente è avvenuto nella mattinata dell’8 ottobre 2025. Il bambino si trovava in una carrozzina spinta dalla nonna, quando il passeggino avrebbe improvvisamente preso velocità, sfuggendo al controllo della donna lungo la passerella pedonale di corso Verona.
Il piccolo è precipitato per circa tre metri, finendo sulle lastre in cemento che rivestono l’argine del fiume. Le prime informazioni parlano di un impatto violento alla testa, che ha causato un grave trauma cranico.
Gli studenti del Campus primi a intervenire
Determinante è stato il pronto intervento di alcuni studenti universitari che in quel momento stavano uscendo dalle lezioni presso il vicino Campus Einaudi. I ragazzi hanno raggiunto rapidamente il punto in cui era finita la carrozzina e hanno allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con una squadra del distaccamento di corso Regina Margherita e il nucleo speleo-alpino-fluviale, specializzato in operazioni in ambienti complessi. Insieme a loro, anche il personale sanitario del 118 di Azienda Zero, che ha prestato le prime cure al piccolo sul posto.
Trasferito d’urgenza all’ospedale Regina Margherita
Dopo essere stato stabilizzato e tenuto tra le braccia di una soccorritrice, il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Attualmente è ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica, dove si trova in prognosi riservata a causa del trauma cranico riportato.
La dinamica dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti. Secondo quanto riferito da fonti locali, la carrozzina sarebbe scivolata senza che la nonna riuscisse a trattenerla, probabilmente a causa di una disattenzione o di un improvviso sbilanciamento.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine hanno avviato gli accertamenti per chiarire con precisione la dinamica dell’accaduto e verificare l’eventuale presenza di elementi strutturali che possano aver favorito l’incidente, come pendenze accentuate o protezioni insufficienti sulla passerella.
Il fatto ha suscitato profonda commozione tra i presenti e sui social, dove molti utenti hanno espresso solidarietà alla famiglia del piccolo e gratitudine ai ragazzi intervenuti tempestivamente.